«Tolleranza zero? Non basta.»

di Mario Mariotti

IL problema della sicurezza é certamente fondamentale. Essa, la sicurezza, é una precondizione essenziale per l’esercizio, da parte di tutti, dei diritti e dei doveri fondamentali. Il vivere civile, l’impegno per una società più giusta, solidale, equalitaria, rispettosa della vita e di ogni vita, hanno come porta d’ingresso la sicurezza.
I problemi reali del nostro tipo di società, la trasformazione dei nostri telegiornali in resoconti di cronaca nera, la omologazione dei films e dei serial televisivi in spettacoli di violenza sempre più crudele ed estrema, il messaggio culturale che passa attraverso di loro della paura dell’ altro, che quando va bene ti può fottere il posto di lavoro, e quando va male può essere un serial killer, tutto questo ed altro ancora hanno portato a focalizzare nella sicurezza l’emergenza nazionale. Siccome poi la Destra gode del millantato credito di poter risolvere meglio della Sinistra questo problema, questa emergenza, pilotando questa strategia dell’informazione, che ha fatto dimenticare i 5 anni in cui essa era al timone, ed amplificando i fenomeni negativi che si sono verificati negli ultimi tempi, essa é riuscita a vincere le elezioni e a riportare al governo quella che per me é l’ ipostatizzazione della "congrega degli empi" (uso termini biblici) per non creare qui complessi di inferiorità agli scaricatori di porto nel momento in cui sono più incavolati.
A questo punto va anche detto che la Sinistra, per questo risultato, ha dato anche lei una mano. Sarà perché essa confonde la repressione con la giustizia, sarà perché omologa la repressione fascista a quella sovietica, (il che è una cavolata), sarà perché l’esigenza di distinguersi dal comunismo dell’Est l’ha portata ad adottare la cultura dell’Ovest, degli USA nei suoi aspetti di permessivismo, sarà perché non sa distinguere fra la repressione dei poveri che chiedono giustizia, che é ingiusta, e quella dei delinquenti, che è sacrosanta, sarà soprattutto perché sa che a pagare sono sempre e solo i poveracci, e mai i ricchi, sarà perché essa ha voluto competere con la Casa delle libertà proprio in rapporto alla libertà, dimenticando che non può esserci libertà vera se non é accompagnata dalla giustizia e dall’egualitarismo, ma per tutti questi motivi la Sinistra si é lasciata sfuggire questo valore, questa precondizione, cioè la sicurezza dei cittadini, che é stato accalappiato dalla Destra ed é stato usato magistralmente da lei per tornare al potere.
Dette queste cose, ripuliti i nostri circuiti cerebrali dal liquame televisivo che ormai é sul punto di soffocare dentro a noi stessi ogni residuo di razionalità e gli ultimi conati di sensibilità umana, proviamo a tentare un’analisi della realtà. La società americana, il modello culturale d’oltre-oceano, l’economia strutturata secondo il capitalismo privato, il mercato, la competizione, sono strutturalmente ingiusti e perciò conseguentemente violenti. Gli USA hanno il primato mondiale degli omicidi; ogni famiglia ha il proprio piccolo arsenale privato; le nuove generazioni, grazie alla TV, si ritrovano la psiche, compreso il proprio inconscio, saturato di ogni tipo di violenza, stupri, omicidi, crudeltà allucinanti e blasfeme come nutrimento dell’anima.(là mercificano tutto, compreso Nostro Signore).
Gli altri, il prossimo, non sono mai fratelli, non sono mai prossimo: se va bene sono concorrenti, che possono prevalere e farti perdere il posto di lavoro; se va male ti possono anche assassinare, o per noia, o per hobby. Siccome la logica é quella dell’autoaffermazione di sé stessi e mai quella di una omogeneità nella fruizione dei diritti umani fondamentali, ognuno é lupo all’altro, la civiltà é una giungla in cui i più forti e i più fortunati fanno carriera sulla pelle degli altri, ed i perdenti devono sparire al buio, a leccarsi le ferite. Bene, cari fratelli concittadini, che continuate a scegliere come state facendo: dovete anche cominciare a rendervi conto dell’inferno nel quale la nostra involuzione culturale e politica ci sta portando ci stiamo omologando al suddetto modello americano, siamo già molto avanti in questa in soluzione-imitazione; e in più abbiamo il vantaggio-aggravante di sapere quale sarà il nostro futuro. Quella società, come la nostra, é piena di precari, di alienati, di disperati. Anche la ci sono gli immigrati, c’é la guerra fra poveri; ci sono i bianchi che stangano i neri, che a loro volta stangano i portoricani, e questi i messicani…. I poveri sono milioni, non hanno assistenza sanitaria, sono stati privati di una coscienza politica, vivono con rassegnazione la loro condizione non andando neppure a votare, e se qualcuno colà pensa di andare contro il "sistema", si ritrova, prontamente e felicemente con un proiettile di piombo ospite nel proprio cranio utopico.
Ebbene, noi stiamo andando lì, e allora sarà il caso di cominciare ad aprire gli occhi. Il problema della sicurezza è molto complesso, e non si risolve con la politica della tolleranza zero. É questo tipo di cultura che strutturalmente ingiusta, e quindi violento; e anche se negli USA la polizia prima spara e poi chiede che ore sono la violenza resta, e la società per i non-competitivi resta un inferno. La Destra non vedendo tutto questo, anzi, nutrendo tutto questo, la triade maligna, non risolverà mai il problema. Quest’ultimo solo la Sinistra potrebbe risolverlo, purché recuperasse i valori che la rendono tale: l’ anticapitalismo, la critica alla religione, la laicità, il progetto socialista.
Senza rimuovere lo “scambio ineguale”, l’ingiustizia del rapporto Nord-Sud, e le differenze blasfeme tra i ricchi e i poveri, al Nord ed al Sud, non avremo mai la sicurezza. Questo non toglie però che anche la politica della tolleranza zero dovrebbe essere uno specifico proprio della Sinistra stessa, che mentre persegue una società giusta ed egualitaria a livello globale, deve constatare con tutte le sue forze la violenza e l’illegalità, che colpiscono quasi sempre i più deboli e depredano i beni che appartengono a tutti, e fare in modo che paghino non solo i poveri, ma anche e soprattutto i ricchi, gli evasori fiscali.
E a questo punto e necessario che emerga un’altra riflessione. Se la sicurezza é una priorità, essa é tale soprattutto perché da noi manca la certezza della pena; che é un a-priori della priorità. Da noi ci sono le leggi, ma quasi nessuno paga, quasi nessuno controlla, quasi nessuno fa la sua parte. Se poi uno ha i sesterzi per dei buoni avvocati, quando proprio gli va male andrà agli arresti domiciliari. C’é persino chi, nel nostro Paese, fa eleggere i propri avvocati, in modo che i cittadini pagano sia il danno subito che i difensori di chi ha fatto il danno.
Ecco, per concludere la sintesi: tolleranza zero accompagnata dalla certezza della pena anche per i ricchi; la stessa, accompagnata da una politica e da una cultura della solidarietà, dal progetto di una società strutturalmente solidale, egualitaria, socialista. Quando tutti avremo il cibo, il lavoro, la casa, la sanità e il diritto alla Verità, verranno meno le cause del delinquere e solo allora avremo la sicurezza. Sarà lei a venire da noi.

Mario Mariotti



Mercoledì, 16 luglio 2008