...dalla parte della Chiesa.... purchè non si guardi alla storia personale del cavaliere, perchè rappresenta la totale
negazione di tutto ciò che la Chiesa (intendo la Chiesa di Cristo, del Vangelo, non la Chiesa di Pera/Ratzinger) ha
insegnato tramite gli ispirati testimoni, spesso in contraddizione con le gerarchie del vaticano.
Il cavaliere si illude che il potere della Chiesa dimori in Vaticano, per cui si accosta a quella che crede sia la fonte
prevalente di un metodo mediatico di comunicazione. Non può capire il $ilvio Santo Subito che la Chiesa (quella di cui ho
detto prima) non esercita potere, ma offre testimonianza, non impone ma suggerisce, non seleziona, ma apre le sue braccia
al mondo intero, secondo le risoluzioni del Concilio Vaticano II.
Siamo in un momento di labile transizione, sia nella politica nazionale che nella politica della Chiesa; proprio perchè
nella Casa di Dio è pervenuta una visione politica della Fede. Ad accogliere il cavaliere nelle lussuose stanze vaticane
cera il sovrano assoluto dello Stato Città del Vaticano, accompagnato dal dotto teologo che ha voluto interpretare Cristo
con una esegesi della quale nessun credente, praticante, sentiva il bisogno.
Il rappresentante di Cristo in terra non cera, almeno nessuno lo ha visto, non riconoscendo nessuno tra i dorati
paludamenti.
Il rappresentante di Cristo era troppo impegnato a sostenere gli emarginati del pianeta e fornire loro il conforto di un
tocco di pane e di una parola damore; erano in tanti i rappresentanti di Cristo assenti dalle stanze vaticane, ma presenti
in tutti gli angoli della terra dove Cristo benedice i suoi figli prediletti.
Ora il cavaliere, con la benedizione di Bendetto XVI potrà tornare su un predellino di auto e chiamare a raccolta la
plaudente folla razzista per fondare un ulteriore nuovo partito: il PDD (Partito Di Dio) dove Cristo stesso sarà elevato
agli onori della Vice-presidenza.
Venerd́, 06 giugno 2008
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