Aggiornamenti dalla associazione Rosa Bianca
di Segreteria Rosa Bianca
Carissime e carissimi, ho atteso qualche giorno nellinviarVi questa mia lettera di aggiornamento, essendo difficile sintetizzare il lavoro svolto e le decisioni prese in questi giorni così impegnativi e convulsi, perchè gli eventi si sono succeduti molto rapidamente ed il tempo per adeguare le mosse è stato ristrettissimo. Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno contattato attraverso il sito, che hanno manifestato solidarietà e che si sono resi disponibili ad attivarsi per la tutela dellonore e del decoro della nostra piccola, grande storia. A) TUTELA DEL NOME Molti di voi ci hanno sollecitato ad intraprendere unazione legale per tutelare il nostro nome. Abbiamo tentato ogni strada per evitarlo, sia contattando direttamente gli interessati per chiedere loro di desistere dallo "scippo", sia inviando loro una prima diffida a non utilizzare il nome della Rosa Bianca e una seconda al gestore del sito copiato, per chiedere la modifica dellintestazione. Come tutti avrete notato dopo la scelta del nome "Una rosa per lItalia", preannunciato da Pezzotta a Giovanni Colombo, come un suo apprezzato contributo personale nella direzione di risolvere pacificamente la questione, cambiamento che ci aveva illuso, ci siamo accorti subito che tutta la stampa, come era prevedibile non solo per la facilità del nome e per il suo valore evocativo, ma anche per linserimento del fiore nel simbolo, ha continuato e continua ad usare il nome Rosa Bianca. Evidentemente se il problema si fosse limitato a questo avremmo dovuto attivarci, e possiamo comunque farlo, per richiedere direttamente, con un comunicato stampa, di non utilizzare il nome Rosa Bianca (N.B. Vedi in fondo tra le proposte). In realtà abbiamo dovuto constatare che i nostri "amici" hanno continuato ad autodefinirsi nelle interviste televisive e cartacee con il nome" Rosa Bianca" e con apertura di ben tre siti con lo stesso nome. A questo punto e non avendo avuto riscontro alle nostre diffide abbiamo dato mandato per promuovere unazione inibitoria. La scelta del collegio difensivo è scaturita da una personale disponibilità a tutelare i nostri diritti del Prof. Valerio Onida, persona molto stimata per le cariche ricoperte alla Corte Costituzionale e per la serietà del suo impegno politico e civile. Il prof. Onida ha chiesto di essere affiancato anche dallo studio del Prof G. Ghidini, uno dei più rinomati studiosi di tutela del nome, dei marchi e brevetti. Anche lo studio dellavvocato N.Lipari di Roma, amico della Lega Democratica, giurista molto noto e stimato, è stato incluso nel collegio difensivo. La quantificazione dei costi ha fatto ritenere che ci fosse una proporzione tra i mezzi da utilizzare (somme di denaro da raccogliere ed energie delle persone!) e i fini da perseguire (la tutela di un significativo patrimonio spirituale, civile e politico). Chiediamo quindi a ciascuno un aiuto economico, naturalmente a seconda delle proprie possibilità, che possa consentire di far fronte alle spese legali. Il versamento potrà essere effettuato sul conto corrente postale n. 17173600 intestato a Paolo Pizzichini, Via Martiri della Resistenza 34 - 60015 Falconara (AN). Sullo stesso conto si può versare la quota di adesione allAssociazione (15€ ordinaria, 25€ famiglia, 50 € sostenitore), che vi invito a rinnovare.
B) INIZIATIVE Lazione migliore, quella più efficace, in ogni caso è quella di continuare ad esserci, ad ESISTERE, magari trasformando questo risveglio di passioni in un futuro associativo vivo, scattante, fresco, non muffo, sia durante sia dopo le elezioni ed indipendentemente dal loro esito. Per noi è sempre stato così: quando Ë stato necessario negli anni ottanta mettevamo già al centro il problema del cittadino come arbitro o la questione morale; negli anni novanta proclamavamo la necessità "di rompere le connivenze" ed in seguito con lavvento del berlusconismo, denunciavamo con Dossetti tutti i pericoli per la democrazia; nei primi anni 2000, richiamavamo lesigenza di tornare alle fonti, di ripensare la politica nellottica di un neo personalismo comunitario…ed oggi??? Quali le nostre priorità, le nostre parole, quelle che non possiamo tacere? Ancora la laicità della politica, ancora la fede che si fa carne e si fa storia nellorizzonte aurorale del cielo, ancora il rispetto del principio di legalità, ancora la questione morale come premessa di ogni impegno politico, ancora una chiesa fuori dal tempio, ancora il popolo di Dio, ancora le Scritture, ancora il Concilio, ancora le donne e gli uomini di buona volontà, ancora la libertà di coscienza, ancora linvisibilità politica delle donne, ancora i fanciulli e le bambine, ancora, ancora, ancora... Per dare nuova visibilità alla nostra Associazione possiamo organizzare: 1) Incontri territoriali: sia attraverso la presentazione di libri de Il Margine (vedi catalogo www.il-margine.it) non solo quello bellissimo su Willi Graf, ma anche altri testi legati agli interessi di chi organizza e/o al territorio. Ovunque si svolgano diventano unoccasione di dibattito e di incontro anche con i più giovani. (Riusciamo almeno 10 in tutta Italia?) 2) Iniziative politiche, se ne abbiamo le energie, su questioni dirompenti e irrinunciabili che sicuramente emergeranno in campagna elettorale (ad esempio: volantini con un SI alla 194; SI ai DICO; sulla laicità della politica). 3) Organizzare unassemblea nazionale con almeno trecento partecipanti.
C) STRUMENTI Detto ciò è necessario non mollare la presa sulle riviste, sui giornali, se possibile sulle televisioni, sui siti. A questo proposito vi proponiamo alcuni strumenti, che vi preghiamo di utilizzare nella formula indicata in fondo. Al fine di monitorare le nostre iniziative vi preghiamo di segnalare leventuale inoltro a questo indirizzo di posta elettronica, allegando anche il testo. 1) testo comunicato stampa per chiedere non utilizzo nome Rosa Bianca ma rosa per lItalia; 2) testo telegramma o mail da inviare a Montecatini Terme allAssemblea costituente Rosa "pezzottabaccina" che si terrà sabato 23 e domenica 24 febbraio; 3) lettera standard ai direttori delle riviste e/o quotidiani a cui siamo abbonati o di cui siamo semplici lettori per raccontare la nostra storia; 4) diffusione comunicato ADISTA. CONSIDERAZIONI FINALI Basta così. Finisco con il dirvi che la preparazione del materiale per gli avvocati ci ha costretto a raccogliere, selezionare e organizzare tutta la documentazione relativa allattività svolta ed ha messo in luce la ricchezza del nostro patrimonio, delle relazioni, del pensiero e delle azioni, degli incontri, dei vincoli di amicizia che ci legano e questi nessuno ce li potrà portare via, anzi se ci ruberanno il mantello noi abbiamo tantissime tuniche da regalare!!! Non dobbiamo infatti cadere nella trappola delle parole dure, degli epiteti, del giudizio personale. Manteniamo uno stile il più evangelico possibile, tutti immersi nello scandalo della mitezza! Con stima Vs. Grazia Villa- Presidente.
1) Testo telegramma da indirizzare (entro sabato 23) a: Rosa per lItalia, Palazzetto dello Sport - Montecatini Associazione "Rosa Bianca" operante da quasi trentanni ambito culturale spirituale politico invita amici riuniti Montecatini desistere appropriazione indebita storia identità notissime non riducibili entro interessi elettorali et augura prosecuzione lavoro Rosa per Italia. (segue firma del mittente) 2) Comunicato stampa per chiedere il non utilizzo del nome Rosa Bianca ma di rosa per lItalia (verrà inviato a cura della presidenza dellAssociazione, ma, chi crede, può inoltrarlo agli organi di stampa locale)
A seguito del comunicato stampa in data 31 gennaio 2008 –"La Rosa Bianca cè già". (PER CHI NON LO AVESSE E SCARICABILE DAL SITO) Come è noto liniziativa di Baccini, Pezzotta e Tabacci ha creato una gravissima confusione tra lidentità, la storia trentennale e la reputazione dellassociazione "Rosa Bianca" italiana (che rappresento). Malgrado la decisione di chiamare il movimento politico "Una Rosa per lItalia, Libertà e Solidarietà", i fondatori vengono continuamente definiti segretario o presidente della Rosa Bianca, senza peraltro nessuna loro smentita pubblica. Inoltre le loro attività, i sondaggi e le notizie, vengono tutte attribuite alla definizione semplificata della Rosa Bianca, facilitata dalla scelta di inserire nel simbolo del movimento una rosa bianca. Al di là delle azioni intraprese, dirette alla tutela del nome, lassociazione Rosa Bianca italiana chiede che venga correttamente utilizzato il nome "Una Rosa per lItalia" ogni volta che si intenda far riferimento al nuovo movimento politico promosso dai signori Baccini, Pezzotta e Tabacci .
3) Lettera standard ai direttore delle riviste e/o quotidiana a cui siamo abbonati, o di cui siamo lettori, per raccontare la nostra storia;
Gentile direttore,
Sono una lettrice/lettore/abbonato del Suo giornale. Le chiedo di dare rilievo ad una storia che sui giornali non ha trovato uno spazio adeguato e che riguarda la "Rosa Bianca" italiana. La "Rosa Bianca" non è il nome di un neonato movimento politico, partorito dalla mente di Baccini, Pezzotta e Tabacci. E il nome di unassociazione di cultura e impegno politico, che è viva e operante in Italia da circa trenta anni. Lassociazione "Rosa Bianca", pur ispirandosi nella scelta delle parole di presentazione anche ad una nota poesia del sudamericano Josè Marti e nel simbolo ad una rosa bianca con una colomba al posto del bocciolo, prese il nome dal gruppo di studenti tedeschi, che si opposero, fino al martirio, al regime nazista per difendere lideale di libertà e di dignità di tutti gli esseri umani. Lispiratore della nascita della Rosa Bianca italiana fu il giornalista scrittore Paolo Giuntella, alla fine degli anni settanta. La prima iniziativa pubblica risale al convegno di Pisa "Riamare la politica" organizzato nel 1980 e lultima è del 4 febbraio 2008: la presentazione, a Milano, con la partecipazione della sorella Anneliese Graf, della biografia di Willi Graf (uno degli studenti tedeschi decapitati nel 1943), edita da Il Margine. Nel 1988 veniva formalmente costituita lassociazione Rosa Bianca , che dopo tanti anni di organizzazione di convegni, incontri estivi di formazione politica, incontri di spiritualità, numerosissime pubblicazioni, il 9 giugno 2000 registrava anche un sito con il nome a dominio www.rosabianca.org. Liniziativa Baccini, Pezzotta e Tabacci ha creato una gravissima confusione tra lidentità, la storia trentennale e la reputazione dellassociazione Rosa Bianca e il movimento politico cosiddetto "Una Rosa per lItalia - Libertà e Solidarietà", confusione aggravata dal fatto che il nome del sito è stato copiato e i contenuti saccheggiati. Lassociazione ha fatto ogni passo, in via amichevole, per far desistere i fondatori del partito dallusurpazione del nome e dal furto di una storia e di unidentità. E stato tutto inutile e la stessa associazione è stata costretta a valutare lutilizzo di altri strumenti di tutela del proprio nome e, indirettamente, di quello, glorioso, della "Rosa Bianca" tedesca, che –si noti- in Germania nessuno si è mai permesso di associare ad un partito politico.Nonostante la decisione di chiamare il movimento politico "Una Rosa per lItalia, Libertà e Solidarietà", i fondatori vengono continuamente definiti segretario o presidente della Rosa Bianca, senza peraltro nessuna loro smentita pubblica. Inoltre le loro attività, i sondaggi e le notizie, vengono tutte attribuite alla definizione semplificata della Rosa Bianca, facilitata dalla scelta di inserire nel simbolo del movimento una rosa bianca. Confido che il Suo giornale possa contribuire a mettere ordine in questa confusione, se non altro utilizzando solo il nome "La Rosa per lItalia" ogni volta che si faccia riferimento alla nuova formazione politica.
Con i più vivi ringraziamenti per la Sua attenzione
4) Diffusione comunicato ADISTA
[23 febbraio 2008] Benvenuti nella newsletter di www.adista.it. LA ROSA RUBATA: TABACCI, BACCINI E PEZZOTTA COME GLI STUDENTI TEDESCHI TRUCIDATI DAI NAZISTI? OPPOSIZIONE AL NAZISMO E FEDELTA AL CONCILIO. LE STORIE DELLA "WEISSE ROSE" E DELLA "ROSA BIANCA" Luned́, 25 febbraio 2008 |