Non ce bisogno di molte parole.
Occorre che ovunque si esprima, visibile e sincera, la solidarieta del mondo intero, dellintera umanita, con il popolo birmano che sta conducendo una grande lotta nonviolenta per la fine della dittatura militare.
Ed occorre che questa solidarieta sia concreta e coerente. Sia una solidarieta che faccia la scelta della nonviolenza. Non si possono difendere i diritti umani in Myanmar facendo morire i migranti qui o bombardando gli abitanti dei villaggi in Afghanistan.
Vi e una sola umanita.
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In tutte le piazze si manifesti a sostegno della lotta nonviolenta di liberazione in Myanmar.
In tutte le istituzioni democratiche si manifesti sostegno alla lotta nonviolenta di liberazione in Myanmar.
A tutte le organizzazioni internazionali ed a tutti gli stati si chieda di esercitare una efficace azione diplomatica per la democrazia e i diritti umani in Myanmar.
A tutte le istituzioni e le organizzazioni in grado di recare soccorso al popolo birmano si chieda di intensificare gli aiuti umanitari alla popolazione birmana.
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Sappia la giunta militare che la nonviolenza e in cammino.
Sappiano tutti i signori della guerra che la nonviolenza e in cammino.
Sii tu la nonviolenza in cammino. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
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Numero 226 del 28 settembre 2007
Venerd́, 28 settembre 2007
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