Acqualatina: I falsi, cifre e dati
a cura di Nicoletta Forcheri
Sullarresto di Raimondo Besson - Allegato il provvedimento
contro - ACEA-SUEZ ENVIRONNEMENT/PUBLIACQUA
Ricevo e volentieri inoltro, con preghiera di diffondere, i comunicati sulla vicenda degli arresti degli amministratori di AcquaLatina dal quale si evince chiaramente come Topo Gigio Veltroni difficilmente poteva non essere al corrente, visto che Acea SpA appartiene per il 51% al Comune di Roma. Inoltre se leggi (vedi allegato in fondo) la sentenza del Garante della Concorrenza che condanna Acea e Suez a pagare una multa per violazione della concorrenza - formazione di unintesa illegale nel rispondere al bando di gara per acquistare il restante 40% di Publiacqua SpA - si capisce come Veltroni abbia fedelmente continuato il lavoro di Cuccia, ex amministratore delegato di Acea SpA. Nicoletta Forcheri COORDINAMENTO ROMANO ACQUA PUBBLICA
IL coordinamento romano acqua pubblica, dati i recenti eventi giudiziari relativi ad Acqualatina spa, chiede le immediate dimissioni del consigliere di amministrazione di Acea Ato 2, Raimondo Besson.
Raimondo Besson, ex dirigente regionale, autore della legge regionale istitutiva degli Ato nel Lazio, nel lontano 1996, vicepresidente nonchè consigliere di amministrazione di Acqualatina spa, quindi amministratore delegato di Sorical spa (di cui il 75% è di Veolia) società che gestisce il servizio idrico in Calabria, ma soprattutto consigliere di amministrazione di Acea Ato2, il gestore del servizio idrico nellAto 2 di Roma, è stato recentemente posto agli arresti domiciliari per un sistema di appalti truccati. Acqualatina: I falsi, cifre e dati Latina (27/01/2008) - Un intricato giro di società, nate per essere remunerative grazie ad assegnazioni dirette di incarichi da parte delle consorelle. Il meccanismo? Semplice. Si decideva la società a cui dare l’appalto, si formalizzava la scelta della stessa e, solo dopo, si costruivano le pezze d’appoggio per giustificarla. Un meccanismo oliato, in cui le difficoltà nascevano solo ed esclusivamente dalle discussioni interne fra i privati. Il pubblico restava a guardare, senza chiedere chiarimenti o delucidazioni di alcun tipo, dimostrando l’incapacità di svolgere la sua funzione di controllo. L’orientamento della gestione economica, sostiene il Pm Raffaella De Pasquale, era volutamente orientato a favorire alcuni soggetti. Il tutto ha inizio con gli affidamenti dei servizi informatici e di gestione dei clienti. La scelta in prima battuta cade sulla Vivendi Waters Italia spa. Poi si propone per lo stesso servizio anche Enel Hydro. In concorso con la Vivendi la Enel presenterà quindi un’offerta aggiuntiva, relativa solo ad una parte del servizio informatico e di gestione dei clienti. Il servizio, infine, sarà sdoppiato ed affidato a due diverse società, determinando una aumento definito ’irrazionale 3 dei costi da sostenere per la società e, quindi, per gli utenti. Le mail fra Silvano Morandi a Pisante e da Bernard Cyna a Louis Marie Pons non nascondono nulla. "...sono a disposizione dei soci - scrive l’amministratore delegato di Acqualatina - 300 mila euro più 20 mila per imprevisti... sono valutate in cinque milioni di euro le prestazioni annuali di Siba spa per i successivi anni 3 e in due milioni di euro annuali per le prestazioni di Veolia Water Italia". Un modello di assegnazione illegittimo, come gli stessi protagonisti della faccenda sanno, visto che, in mail successive discutono della necessità di preparare un argomento scritto per giustificare la decisione di non fare la gara. Resta significativo il fatto che gli indagati, hanno deciso la sottoscrizione del contratto con la Vivendi per i servizi informatici, per il periodo che va dal primo gennaio al 30 giugno del 2003, prima dell’arrivo del richiesto parere favorevole. Tutti fatti che, a detta del magistrato, sono sintomo di una condotta consapevolmente abusiva. I soggetti affidatari degli appalti, infatti, sono tutti soci del socio privato della società mista Idrolatina srl, e vengono scelti sulla base di un’attestazione di congruità dei prezzi effettuata dallo stesso Cyna, spesso in assenza di relazione e di un progetto. L’illegittimità della scelta e la sua impostazione è condivisa, secondo l’analisi del pubblico ministero, da Martella, Besson, Rossi e Cyna, come emerge da altre mail scambiate fra le parti, in cui è chiaro che ci sono dei benefici predeterminati, nella precisa consapevolezza di attribuire al contraente affidatario, un’ingiusto vantaggio patrimoniale. Un vantaggio costituito dalla somma pattuita a pagamento del servizio, completamente sganciata dalle tariffe applicate ai singoli utenti. In questo modo si costringeva il socio pubblico a coprire delle perdite di bilancio decise a tavolino. Un caso eclatante è proprio l’assegnazione dei servizi informatici a Vivendi, nonostante la presenza di un’offerta più vantaggiosa presentata da un’altra società. Provvedimento - I670 - ACEA-SUEZ ENVIRONNEMENT/PUBLIACQUA Giovedì, 31 gennaio 2008 |