Il coordinamento gruppi donne delle Comunità cristiane di base, tenutosi a Bologna nei giorni 16 -17 febbraio 2008, dopo aver approfondito e discusso, dal punto di vista delle donne credenti, le varie tematiche oggetto di pubblica discussione in questi ultimi tempi, ritiene doveroso far conoscere lindignazione, lo sbigottimento e le perplessità delle donne nel sentire importanti uomini politici e rappresentanti di istituzioni religiose che pretendono di avere lautorità di imporre a tutti, spacciandole come principi assoluti e verità universali, quelle che invece sono posizioni di parte, che riteniamo essere frutto di una visione unilaterale che non ha mai tenuto conto: - delle sofferenze delle donne, - dei percorsi di autonomia e consapevolezza, - delle lotte, - delle conquiste raggiunte.
Il coordinamento ritiene che questo modello di società patriarcale, che da millenni reprime ogni diversità, porti alla violenza nei rapporti personali, familiari, sociali e internazionali. Al contrario, una società che valorizzi lautorevolezza delle donne, sarà in grado di dare risposte concrete a problemi reali, senza imporre assoluti morali o ideologie partitiche che passano accanto alla realtà e che mostrano la loro totale irrilevanza per la situazione concreta in cui vivono le persone.
Come donne credenti riteniamo sia giunto il momento di praticare una politica che privilegi lascolto e si lasci coinvolgere dalle diversità e dalla molteplicità dei bisogni concreti. Perché tutto questo si realizzi è necessario che le donne prendano la parola e facciano sentire la loro voce e il loro impegno.
Venerdì, 22 febbraio 2008
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