Accogliendo l’accorato appello lanciato dal segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), Samuel Kobia, per la fine delle violenze nello Zimbabwe alla vigilia del secondo turno elettorale che avrà luogo il 27 giugno prossimo, l’Unione Battista accoglie l’invito alla preghiera per domenica 22 giugno. In quanto legati con un patto di collaborazione alla Convenzione battista dello Zimbabwe, anche noi siamo direttamente al corrente di gravi intimidazioni non solo nei confronti degli oppositori al regime di Mugabe, ma anche di semplici cittadini. Le violenze perpetrate da forze di polizia, governative e paragovernative, non risparmiano anziani, donne e bambini e si estendono anche oltre le città, nelle zone rurali, più povere e più esposte. In questo clima è molto difficile che le elezioni possano svolgersi con serenità e correttezza. Ci associamo dunque all’appello del CEC perché forze neutrali internazionali intervengano affinché la distribuzione degli aiuti sia facilitata e non sia condizionata da appartenenze politiche e sia consentito un serio monitoraggio delle elezioni. Bisogna agire subito perché si eviti altro spargimento di sangue innocente e bisogna agire saggiamente perché anche il dopo elezioni sia monitorato e un processo di riconciliazione sia avviato con metodo nonviolento. La comunità internazionale deve intervenire per quanto sta avvenendo nello Zimbabwe in questi giorni. Prima che sia troppo tardi.

Patrizia Necci
Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia
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ITALY

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