[Riportiamo il seguente comunicato del 10 settembre 2008 del Comitato che si oppone allaeroporto di Viterbo e simpegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dellambiente, della democrazia, dei diritti di tutti]
Da quanto riferiscono i mezzi dinformazione lodierno scandaloso accordo tra lente nazionale per laviazione civile (Enac) e la famigerata societa "Aeroporti di Roma" (Adr) conferma la natura biecamente affaristica delloperazione che vorrebbe realizzare un nuovo devastante mega-aeroporto a Viterbo, peraltro lasciando nel disagio e nel disastro la popolazione di Ciampino.
Se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, i messeri della lobby affaristica ed ecocida hanno definitivamente gettato la maschera, e confessato il pasticciaccio brutto, il maledetto imbroglio.
Il piano della lobby affaristica ed ecocida e semplice: arricchirsi ai danni del pubblico erario; arricchirsi ai danni della salute delle popolazioni vittimizzate; arricchirsi ai danni dellambiente; arricchirsi ai danni dei diritti e degli interessi dei cittadini e delle comunita locali; arricchirsi ai danni delle autentiche vocazioni dei territori investiti.
E gli elementi dello scellerato piano sono chiaramente delineati:
a) realizzare a Viterbo un enorme e illegale mega-aeroporto per voli low cost che devastera salute e ambiente;
b) mantenere a Ciampino un intollerabile e sciagurato mega-aeroporto per voli low cost che continuera a massacrare la salute e i diritti della popolazione locale;
c) accrescere ulteriormente il trasporto aereo che gia e in ingente misura corresponsabile del surriscaldamento del clima, e che e quindi unattivita che occorre invece drasticamente e immediatamente ridurre.
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Questo piano di saccheggio e di devastazione va contrastato.
Va contrastato con la forza della legalita.
Va contrastato con la forza della democrazia.
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Per quanto concerne specificamente la situazione viterbese sara sufficiente ricordare una volta ancora che la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe esiti inaccettabili e disastrosi.
1. grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dellIsde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;
2. grave devastazione dellarea termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dellidentita di Viterbo;
3. grave impatto su un rilevante bene archeologico come lemergenza in situ del tracciato dellantica via consolare Cassia, come ammesso dallassessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
4. grave impatto inquinante sullOrto botanico dellUniversita degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza;
5. grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita e biologiche - insistenti nellarea maggiormente investita;
6. grave danno economico per la citta con deprezzamento di attivita, esercizi ed immobili;
7. conflitto con attivita ed esigenze di interesse strategico nazionale dellAeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "lincompatibilita tra lintensa attivita di aviazione civile commerciale e la permanenza di unattivita di volo militare importante - quella della Cavalleria dellAria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008;
8. immenso sperpero di fondi pubblici per unopera nociva e distruttiva, quando Viterbo e lAlto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dellagricoltura di qualita, delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma);
9. aggravamento di una condizione di servitu per lAlto Lazio, territorio gia gravato da pesantissime servitu energetiche, militari e speculative e da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla sicurezza e alla qualita della vita dei cittadini;
10. concreto pericolo che lopera veicoli interessi ed affari non trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali;
11. infine, poiche il punto di riferimento da parte dei promotori dellopera e il sedime di Ciampino e lattivita che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu elementari diritti della popolazione locale, ed e quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" unaltra citta (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
12. lopera e tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dellatto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tuttoggi non si conoscono ne la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne il suo orientamento"; peraltro il gia citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "limpossibilita oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone lorientamento e, tanto meno, di smantellare lattuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dellassessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
13. lopera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con latto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
14. lopera e totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione dimpatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione dimpatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma;
15. la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita sotto il rilevato profilo delleccesso di potere per carenza dellistruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
16. non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad unanalisi fattuale della realta territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dellarea termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archelogiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere lopera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dellatto presupposto e fondativo;
17. peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti lopera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita nelleventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nellambito del programma "Report").
18. realizzare un nuovo mega-aeroporto e insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia citata inchiesta televisiva della Rai ("Report", 27 aprile 2008);
19. realizzare un nuovo mega-aeroporto e insensato alla luce dellattuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio lintervento delleuroparlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra laltro a un servizio dell"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008);
20. realizzare un nuovo mega-aeroporto e insensato alla luce dellesigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dallOnu, dalla comunita scientifica internazionale, dagli statisti piu avvertiti);
21. occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita piu adeguato, sostenibile e democratico.
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Gli scellerati piani speculativi, nocivi e devastanti della lobby affaristica dei nuovi attila non prevarranno. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Arretrati in: http://lists.peacelink.it/
Numero 576 del 12 settembre 2008
Venerd́, 12 settembre 2008
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