From "Centro di ricerca per la pace" [nbawac@tin.it] Add to Contacts To nonviolenza@peacelink.it Subject Coi piedi per terra. 97 Date 12/05/2008 14:28 Headers View all headers =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 97 del 12 maggio 2008 In questo numero: 1. Si e' svolto a Ladispoli sabato 10 maggio un incontro per la riduzione del trasporto aereo 2. Una lettera al Ministro dei Trasporti dell'8 settembre 2007 3. Una lettera al Ministro dell'Ambiente del 22 settembre 2007 4. Una lettera alla Ministra della Sanita' del 24 settembre 2007 5. Una lettera al Ministro della Solidarieta' sociale del 25 settembre 2007 6. Una lettera al Ministro dei Beni culturali del 26 settembre 2007 7. Alcuni siti utili per la documentazione 8. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. INCONTRI. SI E' SVOLTO A LADISPOLI SABATO 10 MAGGIO UN INCONTRO PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO [Riportiamo il seguente comunicato dell'11 maggio 2008 del comitato] Nell'ambito di un ciclo di conferenze promosso dalla bottega del commercio equo e solidale "Il fiore", in collaborazione con Focus - Casa dei diritti sociali, sabato 10 maggio a Ladispoli (Roma) si e' svolto un incontro sul tema: "Per la riduzione del trasporto aereo". L'incontro e' stato aperto da Aldo Piersanti, animatore della bottega del commercio equo e solidale "Il fiore". La dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, ha presentato un'ampia disamina scientifica e medica degli effetti del trasporto aereo gravemente nocivi per la salute e per l'ambiente. Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, ha segnalato alcune prospettive di impegno. La partecipazione e' stata ampia ed appassionata, tutte le persone presenti - numerose, di Ladispoli e di altre citta' limitrofe - hanno avuto l'opportunita' di prendere la parola, in un intreccio comunicativo intenso e vivace, fraterno e sororale; l'incontro dal pomeriggio si e' protratto fino a tarda sera. A tutti i partecipanti e' stata anche messa a disposizione una documentazione essenziale. * Mette conto di ricordare ancora una volta che il trasporto aereo contribuisce per il 10% alle emissioni totali di CO2 e quindi contribuisce in modo determinante al surriscaldamento climatico. L'anidride carbonica insieme ad altri gas dannosi e polveri e micropolveri prodotti durante la fase di volo sono rilasciati direttamente negli strati piu' alti della troposfera ed in quelli piu' bassi della stratosfera alterando di fatto la naturale composizione dell'atmosfera. Le direttive europee, il trattato di Kyoto, l'Onu, la comunita' scientifica internazionale, il buonsenso, ci chiedono ed impongono una drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica e quindi e' veramente illogico continuare ad incrementare forme di trasporto come quello aereo, sia perche' inquinanti (inquinamento dell'aria, del suolo, inquinamento acustico ed elettromagnetico delle aeree aeroportuali), sia a causa del prossimo esaurirsi del petrolio e quindi del cherosene. E' necessario ridurre il trasporto aereo anche perche' sono i popoli piu' poveri della terra a pagare per il privilegio di pochi di viaggiare e per il profitto delle compagnie aeree. Le alterazioni del clima infatti fanno danni soprattutto nei paesi del terzo mondo - come ha denunciato anche il premio Nobel per la pace, Wangari Maathai-: paesi dove siccita' o uragani prodotti dal surriscaldamento del clima, distruggono con violenza inaudita citta', villaggi, economie e le vite di migliaia di esseri umani, generando flussi migratori sempre piu' intensi. * E va altresi' ricordato ancora una volta che: - Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico, sia attraverso altre forme ancora di inquinamento. - Il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento globale del clima. - Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente. - Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita', istruzione ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie aeree hanno spesso condotte gravemente antisindacali. - Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi, ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, e le conseguenze nocive le pagano innanzitutto i poveri. - In pressoche' tutti gli aeroporti d'Italia manca completamente la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge. E' evidente che le comunita' locali nell'ambito della mobilita' hanno bisogno innanzitutto di migliorare la rete ferroviaria. Una mobilita' coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, delle vocazioni produttive del territorio, dei diritti dei cittadini. * Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute; chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza; chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile; chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro; chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti con modalita' adeguate: che siano coerenti con scelte di legalita', di giustizia, di sostenibilita' ambientale, di rispetto della salute e della dignita' di tutte le persone; chiediamo che sia rispettata la vigente legislazione in materia di Valutazione d'impatto ambientale, di Valutazione ambientale strategica, di Valutazione d'impatto sulla salute; chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia. Per tutto cio' siamo quindi solidali con le cittadine e i cittadini dei luoghi che subiscono le conseguenze tremendamente nocive per la loro salute dell'ingente e insostenibile attivita' aeroportuale; per tutto cio' siamo quindi solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le catastrofiche conseguenze dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi' rilevante; per tutto cio' ci impegniamo per la drastica e immediata riduzione del trasporto aereo. * L'iniziativa di Ladispoli e' stata non solo una preziosa esperienza di informazione e documentazione, ma anche occasione per conoscersi e stringere amicizie, e per porre le basi per ulteriori iniziative anche in altre citta', per tessere una tela sempre piu' ampia di incontri e di partecipazione per difendere il diritto alla salute e la biosfera, per promuovere una mobilita' coerente con un modello di sviluppo sostenibile, con tecnologie appropriate, che si basi sul riconoscimento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani, comprese le generazioni future: un modello eco-equo-solidale per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti. Ancora una volta la Bottega del mondo "Il fiore" di Ladispoli e' stato luogo di incontro, di riflessione, di comunicazione, confermandosi esperienza concreta di costruzione di relazioni eque e solidali. Per contattare la Bottega del mondo "Il fiore": via delle dalie 11, Ladispoli (Roma), tel. e fax: 069913657 e-mail: ilfiore@interfree.it, sito: www.ilfioreequo.it 2. DOCUMENTI. UNA LETTERA AL MINISTRO DEI TRASPORTI DELL'8 SETTEMBRE 2007 [Riportiamo ancora una volta la seguente lettera dell'8 settembre 2007 inviata al Ministro dei Trasporti dalla portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo e dal responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo] Egregio Ministro, le scriviamo come cittadini residenti nel viterbese e come rappresentanti di movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente, della qualita' della vita, della civile convivenza, della legalita', dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Siamo molto preoccupati della prospettiva che a Viterbo si realizzi un aeroporto per voli low cost come terzo polo aeroportuale laziale e ci sembra necessario informarla che l'eventuale realizzazione di questa grande opera avrebbe conseguenze disastrose. Ma procediamo per ordine. * 1. Ridurre e non incrementare il trasporto aereo Da tempo si sente parlare del progetto di incrementare anziche' ridurre il trasporto aereo e le basi aeroportuali ad esso intese nel territorio laziale. Crediamo che sia un grave errore: il trasporto aereo deve essere ridotto e non aumentato: - deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti; - deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute, sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti; - deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro, incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita'; - deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali semplicemente scandalose. Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone, all'economia e alle finanze dello stato. * 2. Un disastro ecologico, sanitario ed economico a Viterbo La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il turismo "mordi e fuggi" per Roma e' semplicemente insensata: - perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria, col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di percorrenza biblici; - perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale, storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita' storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico; - perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita' di decine di migliaia di residenti; - perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti cittadini che vi abitano; - perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi "affari" connessa. * 3. Per Viterbo Viterbo ha bisogno di ben altro: - ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma; - ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; - ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale, archeologico, storico e artistico. * 4. Ma anche per Frosinone e per Latina Ma non sono accettabili neanche le ipotesi di realizzare a Frosinone o a Latina il cosiddetto "terzo polo aeroportuale del Lazio" per il turismo low cost "mordi e fuggi" diretto a Roma. In ambedue i siti indicati da proponenti avventati e' evidente infatti che sussistono rilevanti elementi ostativi che naturalmente non e' questa la sede per illustrare, sia pur riassuntivamente. * 5. Per Ciampino E' necessario e urgente dal nostro punto di vista ridurre il trasporto aereo, anche ed in primo luogo per rendere meno invivibile la situazione di gravissimo danno che tuttora subisce la popolazione di Ciampino e delle aree limitrofe: una situazione inammissibile, ampiamente documentata sotto ogni profilo; ed ai cittadini di Campino va naturalmente la nostra piena solidarieta', e il nostro pieno sostegno alle loro legittime richieste. * 6. Rinunciare al terzo polo aeroportuale laziale Si tratta quindi, a nostro parere, di rinunciare ad inseguire il sogno di una proliferazione di aeroporti; di rinunciare a incentivare un turismo "mordi e fuggi" consumista, antieducativo e dagli effetti distruttivi; e di promuovere invece una mobilita' adeguata, un turismo consapevole e responsabile, accessibile a tutti, coerente con le finalita' di apprezzare i beni culturali e ambientali e di fare esperienze umane significative. * 7. Tutelare i lavoratori Non solo: le segnaliamo anche che - come e' ampiamente documentato - le compagnie low cost sovente hanno condotte antisindacali, e che quindi deve essere preoccupazione dei pubblici poteri tutelare i diritti dei lavoratori e garantire l'osservanza delle leggi. La condotta antisindacale di talune compagnie low cost rivela anche come esse non promuovano occupazione stabile e qualificata, ma forme di precariato e di lavoro sottoposto a meccanismi di pressione ai limiti del ricatto. * 8. Rispettare la legge Le chiediamo di impedire che si realizzi un mega-aeroporto in assenza del pieno espletamento della Valutazione d'impatto ambientale cosi' come previsto dalla legislazione vigente. Non e' stata fin qui mai resa di pubblico dominio una progettualita' adeguata, complessiva, ostensibile, sulla quale potesse esercitarsi quella procedura che la normativa sulla Valutazione d'impatto ambientale esplicitamente prevede. Non vorremmo che in questa vicenda si procedesse a colpi di "fatti compiuti" o col classico squallido metodo di eludere un esame complessivo fingendo che si procede solo a parziali interventi che nell'insieme configurano una grande opera ma che singola realizzazione per singola realizzazione possono apparire come opere non rilevanti e quindi non rientranti nei vincoli legislativi che alle grandi opere sono posti. Le chiediamo di far rispettare le leggi a tutela dell'ambiente, dei beni culturali, della salute e dei diritti dei cittadini; le procedure amministrative e i vincoli urbanistici e territoriali; la normativa locale, nazionale ed europea. Le chiediamo di vigilare e di essere inflessibile nel far valere l'obbligo del pieno rispetto della legge e nel contrastare ogni eventuale illecito affarismo e ogni eventuale operazione speculativa che possa essersi data o essere in divenire. Le chiediamo altresi' una verifica sugli atti gia' compiuti dagli enti locali, sui finanziamenti eventualmente gia' stanziati, o anche erogati, o addirittura utilizzati per opere connesse alla realizzazione di un aeroporto per voli low cost per il quale a tutt'oggi manca finanche un'adeguata progettazione e un'adeguata verifica di compatibilita' con quanto dalle leggi disposto. * 9. Significative adesioni al nostro appello Le segnaliamo infine che all'appello promosso dal Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo sono gia' pervenute numerosissime dichiarazioni di attenzione, sostegno e adesione, tra cui quelle graditissime del magistrato Ferdinando Imposimato; di scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa, Marcello Cini, Giorgio Nebbia; di altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti Finzi; di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini e Lea Melandri; di intellettuali come Giancarla Codrignani, Enrico Peyretti, Bruno Segre, Renato Solmi; di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, e ancora di vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano, consiglieri regionali del Lazio. * 10. Una richiesta di incontro Siamo infine a chiederle un incontro per poterle meglio illustrare quanto succintamente descritto nella presente lettera. * Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confidiamo nella possibilita' di incontrarla al piu' presto. Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire cordiali saluti ed auguri di buon lavoro, Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aroporto di Viterbo Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 8 settembre 2007 3. DOCUMENTI. UNA LETTERA AL MINISTRO DELL'AMBIENTE DEL 22 SETTEMBRE 2007 [Riportiamo ancora una volta la seguente lettera del 22 settembre 2007 inviata al Ministro dell'Ambiente dalla portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo e dal responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo] Egregio Ministro dell'Ambiente, le scriviamo a nome di molti cittadini e del Comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost, opera che avrebbe un devastante impatto sull'ambiente, sulla salute delle persone, su fondamentali beni culturali e sociali, su rilevanti elementi dell'economia locale. Peraltro nel suo intervento alla recente Conferenza nazionale sui mutamenti climatici svoltasi presso la Fao a Roma lei ha riconosciuto la gravita' del fenomeno del surriscaldamento del clima e come ad esso contribuiscano fortemente gli effetti di particolari attivita' umane, ed ha messo in evidenza l'assoluta necessita' di interventi urgenti, concreti, drastici. Tra questi interventi non puo' non esserci la riduzione del trasporto aereo, che contribuisce all'effetto serra in misura considerevole. Le segnaliamo quindi le questioni di cui ci stiamo occupando come cittadini, associazioni e comitato che si oppone sia all'aeroporto di Viterbo, sia piu' in generale all'ipotesi di un terzo polo aeroportuale nel Lazio (quale che sia la sua collocazione geografica), e che si impegna per una immediata drastica riduzione del trasporto aereo, ed in particolare per l'immediata diminuzione dei voli afferenti allo scalo di Ciampino; questioni su cui chiediamo un suo autorevole, energico, tempestivo intervento; questioni che per piu' versi chiamano in causa specifiche competenze che afferiscono anche al suo ministero. * 1. Ridurre il trasporto aereo, non aumentare gli aeroporti In primo luogo evidenziamo come la riduzione del trasporto aereo sia una urgente necessita'. Lei dispone di tutti i dati che lo dimostrano inoppugnabilmente, dati che quindi non e' necessario ripetere qui. * 2. Liberare Ciampino senza creare altre Ciampino E' possibile, doveroso, necessario ed urgente liberare la popolazione di Ciampino almeno da una parte - a suo tempo autorevoli rappresentanti istituzionali si impegnarono per un terzo - dell'ingente e assai nocivo traffico aereo che li' fa scalo: semplicemente riducendo i voli. E' una richiesta alla quale ci associamo con piena convinzione. Al contempo segnaliamo quanto sarebbe assurdo se invece di ridurre i voli per liberare Ciampino da un volume di traffico semplicemente intollerabile, si intendesse creare altre Ciampino per favorire un ulteriore incremento del volume del trasporto aereo: con questa logica si andrebbe verso una sicura catastrofe generalizzata. Occorre imporre una drastica riduzione dei voli, ed occorre innanzitutto cessare di finanziare con ingenti fondi pubblici le compagnie aeree. * 3. La dissennata proposta di un mega-aeroporto a Viterbo La proposta, sostenuta da una lobby che in sede locale fa capo all'estrema destra viterbese, di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost finalizzati al turismo "mordi e fuggi" diretto a Roma, se trovasse realizzazione avrebbe conseguenze nefaste per Viterbo e l'alto Lazio. Vediamone alcune in dettaglio - sia pure elencandole solo per titoli: 3.1. Il sedime aeroportuale che si vorrebbe ingigantire quanto a dimensioni e a volume di traffico per realizzare il mega-aeroporto si trova praticamente nell'area termale del Bulicame, una delle principali risorse ambientali, storiche, culturali, sociali ed economiche di Viterbo: la realizzazione del mega-aeroporto implicherebbe il disastro dell'area termale, del termalismo, della fruizione del fondamentale bene storico-culturale e terapeutico-sociale del Bulicame. 3.2. L'inquinamento atmosferico, con particolar riferimento alle polveri sottili, colpirebbe una vasta zona, producendo un danno ambientale, sanitario ed economico ingente, considerando anche il particolar valore ed uso dell'area termale che piu' gravemente ne sarebbe investita e la prossimita' della citta'. 3.3. Interi quartieri della citta' sarebbero devastati dall'inquinamento acustico degli aerei in fase di manovra a bassa quota: migliaia e migliaia di persone subirebbero un'aggressione violentissima alla loro salute, al loro riposo, al loro benessere. 3.4. Ne conseguirebbe altresi' un forte deprezzamento di immobili ed esercizi, ovvero gravi danni all'economia locale. 3.5. Entrerebbe altresi' in crisi l'intero sistema infrastrutturale della viabilita' del viterbese, gia' inadeguata all'attuale volume di traffico ferroviario e stradale, con conseguenze prevedibilmente gravissime. 3.6. Trattandosi di un'opera al servizio del turismo per Roma, per il viterbese sarebbe un'ennesima penalizzazione, un'ennesima servitu' nociva, un'ennesima denegazione dei legittimi interessi locali, un'ennesima "grande opera" che ostacola la possibilita' di un sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate, e che quindi impoverirebbe ancor piu' l'alto Lazio. 3.7. Manca del tutto la Valutazione d'impatto ambientale. E da parte di alcuni fautori dell'opera a piu' riprese si e' esplicitamente protervamente dichiarato che si intenderebbe addirittura non tener conto di questo obbligo di legge. 3.8. Studiosi da molti anni impegnati nella denuncia dell'economia illegale e della politica corrotta segnalano la possibilita' che si sia in presenza di possibili intrecci politico-affaristici non trasparenti. 3.9. L'Alto Lazio e' gia' gravato dalle emissioni inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto: un ulteriore pesantissimo aggravamento dell'inquinamento atmosferico (come quello provocato da un mega-aeroporto come quello prospettato) e' del tutto inammissibile. * 4. L'Alto Lazio ha bisogno di ben altro Quanto alla mobilita' l'Alto Lazio ha bisogno innanzitutto di un reale potenziamento delle ferrovie: della riapertura della linea Civitavecchia-Capranica-Orte (da decenni assurdamente dismessa), del potenziamento della Viterbo-Orte e del raddoppio della Viterbo-Roma (due tratte che hanno attualmente tempi di percorrenza incredibili). Quanto al modello di sviluppo l'Alto Lazio ha bisogno della difesa e della valorizzazione dei beni ambientali e culturali di cui e' ricco, e del sostegno alle sue reali vocazioni produttive: dall'agricoltura di qualita' al turismo di qualita', dal termalismo all'alta formazione. * 5. Cessare di finanziare con i soldi pubblici le compagnie aeree Occorre altresi' che cessi il grande inganno sul trasporto aereo: occorre che si sappia quanto esso sia energivoro ed antieconomico, occorre che si conoscano le esatte dimensioni dell'effettivo danno pubblico da esso prodotto in termini di denaro, diritti, salute. Lei sicuramente gia' conoscera' una importante proposta che viene dalla Provincia di Bolzano: per iniziativa di cittadini sensibili e preoccupati si svolgera' cola' un referendum non solo contro l'ampliamento dell'aeroporto ma anche affinche' gli enti pubblici cessino di finanziare le imprese che sul trasporto aereo speculano ricavando ingenti profitti dal gigantesco esborso di fondi pubblici a loro esclusivo vantaggio. Le pubbliche risorse, i fondi dell'erario, siano usati a beneficio di tutti i cittadini e non di ristrette oligarchie che provocano gravi danni ai beni comuni, al pubblico interesse, ai diritti di tutti. * 6. Questioni globali La ragionevole richiesta di ridurre il trasporto aereo si fonda su una corretta valutazione della necessita' e dell'urgenza di difendere la biosfera, di riconoscere e tutelare fondamentali diritti umani, di promuovere la democrazia, di adottare nelle decisioni che tutti riguardano il principio di responsabilita'. Sono temi su cui lei si e' soffermato ampiamente nella sua relazione alla Conferenza nazionale sui mutamenti climatici di non molti giorni fa e quindi non occorre ripeterne qui le profonde e decisive implicazioni, bastera' averli ricordati. * 7. Prestigiosi sostegni alla nostra iniziativa Alla nostra iniziativa contro il terzo polo aeroportuale, per la riduzione del trasporto aereo e in difesa dell'ambiente, della salute dei cittadini, dei reali beni e delle reali vocazioni del territorio sono gia' pervenute molte autorevolissime adesioni e sostegni. Bastera' ricordare la solidarieta' di una illustre figura delle istituzioni come il magistrato Ferdinando Imposimato; la solidarieta' di scienziati dal prestigio internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia; la solidarieta' di dieci parlamentari europei: Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano; la solidarieta' di illustri personalita' della cultura e della vita civile come i cattedratici universitari Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi; e di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri; di intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Valeria Borgia, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla Codrignani, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris, Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Angela Giuffrida, Letizia Lanza, Elena Liotta, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto, Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa, Renato Solmi, Giuseppe Tacconi; di personalita' dell'impegno civile, sociale ed educativo come Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Liliana Boranga, Adriana Bottini, Elena Buccoliero, Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi, Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Leila Lisa D'Angelo, Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Osvaldo Ercoli, Giuliano Falco, Carlo Ferraris, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Giovanni Mandorino, Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli, Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Beppe Pavan, Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi, Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Silvana Sacchi, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli, Giulio Vittorangeli. del sottosegretario Paolo Cento; di senatori e deputati al parlamento italiano come Maurizio Acerbo, Paolo Cacciari, Giovanna Capelli, Haidi Giuliani, Lidia Menapace, Gianpaolo Silvestri, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana; di consiglieri regionali del Lazio come Roberto Alagna, Anna Pizzo; di numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevolissime figure delle istituzioni e della vita civile locale. * 8. Agire subito Occorre agire subito per impedire questo ennesimo dissennato scempio. La minaccia e' grave e incombente. * 9. Cosa le chiediamo Egregio Ministro dell'Ambiente, Alcuni degli interventi opportuni e necessari sono anche di sua competenza. Confidiamo che lei prendera' in seria considerazione questa segnalazione e vorra' impegnarsi al fine di difendere l'ambiente, la salute delle persone, il territorio, i diritti di tutti e la legalita' minacciati da un'opera sciagurata e insensata. La preghiamo di voler esercitare il suo ruolo di titolare del dicastero preposto alla difesa dell'ambiente e di vigilare afffinche' non si violino le leggi a tutela dell'ambiente e della salute. * 10. Una richiesta d'incontro Egregio Ministro, le saremmo altresi' grati di un cenno di riscontro alla presente e della disponibilita' ad un incontro per poterle illustrare in modo piu' approfondito quanto in questa lettera soltanto enunciato. Voglia gradire distinti saluti, la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini Viterbo, 22 settembre 2007 4. DOCUMENTI. UNA LETTERA ALLA MINISTRA DELLA SANITA' DEL 24 SETTEMBRE 2007 [Riportiamo ancora una volta la seguente lettera del 24 settembre 2007 inviata alla Ministra della Sanita' dalla portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo] Gentilissima Ministra della Sanita', le scriviamo per sollecitare la sua attenzione su una grave vicenda di cui il nostro comitato si sta occupando: la prospettata realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per i voli low cost. * Su tre aspetti in particolare vorremmo chiedere la sua attenzione e il suo intervento: 1. l'opera dovrebbe sorgere nel cuore dell'area termale di Viterbo, un'area non solo di grande interesse ambientale, storico e culturale, ma anche di grande valore sociale ed economico, poiche' ospita impianti terapeutici e di turismo sociale gia' funzionanti (ed altri sono previsti) la cui presenza e valorizzazione costituisce anche una fondamentale opportunita' di sviluppo economico ed occupazionale per Viterbo; 2. e' evidente il grave nocumento per la salute dei cittadini che l'elevato inqinamento atmosferico ed acustico prodotto dal volume di traffico aereo previsto provocherebbe: sono ben noti i danni prodotti dalle polveri sottili sull'organismo umano; ed interi quartieri della citta' sarebbero investiti da un intollerabile inquinamento acustico; 3. il territorio altolaziale e' gia' gravato dalle emissioni gravemente inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto; sarebbe a dir poco sciagurato aggiungere una nuova devastante servitu' che aggraverebbe enormemente l'inquinamento atmoferico di un'area ancora ricca di preziosi beni naturali e culturali ed intensamente popolata. Si consideri inoltre che Viterbo ha nei beni ambientali e culturali e nell'agricoltura e nel turismo di qualita', come nel termalismo sociale, le sue principali risorse; l'opera aeroportuale devasterebbe irreversibilmente tutto cio'. Infine, manca del tutto la Valutazione d'Impatto Ambientale, obbligatoria per legge, ma fin qui scandalosamente elusa. * La preghiamo pertanto di un suo interessamento per scongiurare questo grave pericolo. Le saremmo altresi' assai grati se potesse riceverci per illustrarle piu' dettagliatamente la situazione, le nostre preoccupazioni, i temi specifici per i quali chiediamo un suo intervento. Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro, dottoressa Antonella Litta portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo Viterbo, 24 settembre 2007 5. DOCUMENTI. UNA LETTERA AL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE DEL 25 SETTEMBRE 2007 [Riportiamo ancora una volta la seguente lettera del 25 settembre 2007 inviata al Ministro della Solidarieta' sociale dalla portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo] Egregio Ministro della Solidarieta' sociale, le scrivo in qualita' di portavoce del comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, e che si impegna per la riduzione del trasporto aereo. La realizzazione a Viterbo della grande opera aeroportuale lederebbe gravissimamente il diritto alla salute e all'assistenza, danneggerebbe rilevanti beni ambientali, fondamentali beni comuni, irrinunciabili beni e diritti sociali. * 1. Il progetto dissennato di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost proprio nell'area termale danneggia gravemente il termalismo. L'area termale del Bulicame di Viterbo non costituisce solo un rilevante bene ambientale, storico e culturale, ma e' anche un bene sociale (numerosissime persone fruiscono delle terapie li' realizzate) ed economico (da sempre il termalismo e' considerato una grande risorsa per lo sviluppo locale, una risorsa fin qui non adeguatamente valorizzata). * 2. Il progetto dissennato di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost danneggia altresi' la salute della popolazione con l'ingente inquinamento atmosferico ed acustico che provoca. Il viterbese subisce gia' il grave inquinamento atmosferico prodotto dal polo energetico Civitavecchia-Montalto: aggiungere in un'area territoriale gia' cosi' gravemente colpita il gravame di un'ulteriore servitu' che comporterebbe un'ingente emissione di polveri sottili e' del tutto inammissibile. Quanto all'inquinamento acustico esso renderebbe letteralmente impossibile il riposo per migliaia e migliaia di persone residenti nei quartieri che saranno piu' pesantemente investiti dal frastuono degli aerei in manovra a bassa quota. * 3. Inoltre l'opera e' totalmente sporvvista di Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge. * 4. Ne' c'e' bisogno di aggiungere qui quanto il trasporto aereo contribuisca al surriscaldamento del pianeta, la piu' grave emergenza ambientale globale, e come sia coscienza comune nella comunita' scientifica e tra gli statisti piu' avvertiti che occorre procedere al piu' presto a una drastica riduzione del trasporto aereo per salvare la biosfera dal collasso. * Illustri personalita' del mondo scientifico, culturale, della solidarieta' sociale e delle istituzioni hanno gia' espresso attenzione e sostegno al nostro appello contro l'aeroporto di Viterbo, e tra essi figure insigni come il magistrato Ferdinando Imposimato, scienziati dal prestigio internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia, parlamentari europei come Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi, scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri, intellettuali come Franco Barbero, Augusto Cavadi, Giancarla Codrignani, Francesco De Notaris, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Renato Solmi, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, Marcello Vigli, il sottosegretario Paolo Cento, i senatori e deputati al parlamento italiano Maurizio Acerbo, Paolo Cacciari, Giovanna Capelli, Haidi Giuliani, Lidia Menapace, Gianpaolo Silvestri, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana, consiglieri regionali del Lazio come Roberto Alagna, Anna Pizzo, e numerosissime persone del viterbese. * Con la presente lettera le chiediamo un suo autorevole intervento per impedire che proceda la realizzazione di un'opera dissennata e sciagurata che danneggerebbe popolazione e territorio, comunita' locali e generazioni future; un'opera che lede in radice il concetto stesso di solidarieta' sociale. Le chiediamo altresi' un incontro per poterle meglio illustrare la situazione qui sommariamente accennata e per poterle presentare piu' specifiche e puntuali richieste d'intervento ai fini di scongiurare questo grave incombente pericolo, questa grave incombente minaccia ai diritti di tutti. Voglia gradire un cordiale saluto, dottoressa Antonella Litta portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo Viterbo, 25 settembre 2007 6. DOCUMENTI. UNA LETTERA AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI DEL 26 SETTEMBRE 2007 [Riportiamo ancora una volta la seguente lettera del 26 settembre 2007 inviata al Ministro dei Beni culturali dal professor Alessandro Pizzi, a nome del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo] Egregio Ministro dei Beni Culturali, le scriviamo come comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost che avrebbe conseguenze devastanti per rilevanti beni culturali, ambientali, sociali ed economici della citta' e della provincia di Viterbo. * In particolare segnaliamo a lei, nella sua qualita' di Ministro dei Beni Culturali, che l'aeroporto sarebbe collocato nel cuore dell'area termale di Viterbo, un'area di rilevante valore naturalistico, storico, culturale, sociale ed economico, e provocherebbe quindi un danno enorme ad uno dei principali beni, a duna delle principali risorse del viterbese. A questo si aggiunge che l'opera provocherebbe un inquinamento atmosferico ed un inquinamento acustico gravissimi che danneggerebbero consistentemente i beni ambientali, la salute e la qualita' della vita della popolazione locale, il termalismo e il turismo nel viterbese. Inoltre manca del tutto la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge. * Le segnaliamo anche che le nostre preoccupazioni e il nostro appello sono condivisi da prestigiose personalita' istituzionali, illustri scienziati e cattedratici, autorevolissme personalita' della cultura, come ad esempio: il magistrato Ferdinando Imposimato; scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia; cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi; scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri; intellettuali come Franco Barbero, Augusto Cavadi, Giancarla Codrignani, Francesco De Notaris, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Anna Puglisi, Brunetto Salvarani, Umberto Santino, Bruno Segre, Renato Solmi, Mao Valpiana, Marcello Vigli; parlamentari europei come Giovanni Berlinguer, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Pasqualina Napoletano. * Ulteriori elementi di opportuna riflessione abbiamo altresi' proposto in missive che in questi giorni abbiamo inviato ai suoi colleghi il Ministro dei Trasporti e il Ministro dell'Ambiente, ad esse la rinviamo, allegandole per opportuna conoscenza in calce alla presente. Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, e certi che vorra' adoperarsi per difendere i rilevanti beni culturali - e particolarmente l'area termale del Bulicame - minacciati dalla devastante opera, siamo altresi' a richiederle un incontro al fine di piu' approfonditamente illustrarle le nostre preoccupazioni e fornirle tutti gli elementi di informazione ed analisi di cui avesse bisogno. Rinviando per ulteriori informazioni al sito del nostro comitato www.coipiediperterra.org e restando a sua disposizione, voglia gradire distinti saluti, professor Alessandro Pizzi per il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo Viterbo, 26 settembre 2007 7. MATERIALI. ALCUNI SITI UTILI PER LA DOCUMENTAZIONE 1. Alcuni siti particolarmente interessanti - www.airportwatch.org.uk - www.caap.org/Airport_Noise_Pollution_Research.html - www.chooseclimate.org - www.coipiediperterra.org - www.comitatoaeroportociampino.it - www.isde.it - www.ipcc.ch - http://ospiti.comune.siena.it/filoerba/aeroporto/index02.html - www.noaereibz.it - www.no-fly.info - www.planestupid.com * 2. Alcuni siti istituzionali di settore - www.aeronautica.difesa.it - www.easa.eu.int - www.ecac-ceac.org - www.enac-italia.it - www.enav.it - www.icao.int - www.minambiente.it - www.infrastrutture.gov.it - www.trasporti.gov.it * 3. Alcuni siti di movimenti ed istituti ambientalisti - www.ecoistituto-italia.org - www.greenpeace.it - www.italianostra.org - www.legambiente.it - www.pro-natura.it - www.worldwatch.org - www.wupperinst.org - www.wwf.it 8. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info@coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta@libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac@tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it Numero 97 del 12 maggio 2008 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request@peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request@peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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