Caserta - Il commento
Riapre Lo Uttaro?
di Giuseppe Messina
E così sono riusciti a “farsi” anche il super poliziotto. Non riesce a gestire neanche l’ordinario, riaprono i vecchi siti, si manca alla parola data, si affossa un’idea minima di Stato, si fa finta di ascoltare, ma la regia è sempre la stessa. L’alternativa esiste, com’è noto anche a De Gennaro ormai, per superare la crisi dei rifiuti ma così come Bertolaso, Pansa e Cimmino, il super commissario è rimasto intrappolato da chi ne sa più di lui, da chi controlla sul serio il territorio e si continua per il percorso già stabilito. Costi quel che costi. Occorre salvare almeno la faccia a questo punto. Si potrà sempre dire che c’è l’emergenza e la gente è esasperata. Riapre Lo Uttaro? Da non credere. E intanto la monnezza rimane in mezzo alle strade anche perché i supertecnici che lavorano con il super poliziotto hanno stabilito che Caserta fa circa 66mila abitanti. Questi scienziati del gè pens mi confondono gli elettori con i residenti e la monnezza raccolta non è quella prodotta, ovviamente. Dove possiamo andare in questo modo? Che cosa dobbiamo fare? Lo Uttaro riapre e l’unico interlocutore valido della città, l’ing. De Crescenzo ha pensato bene di accettare una proposta dell’amministrazione comunale di Todi e se ne va a fare il dirigente dei lavori pubblici. E’ una fuga? No è legittima difesa. Difesa da un’amministrazione stupida quanto arrogante, da un ambiente compromesso quanto indifferente; da una politica autoreferenziale quanto dannosa. Giuseppe Messina Mercoledì, 13 febbraio 2008 |