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www.ildialogo.org Cancelliamo il debito,di Agenzia NEV del 27--2010

Terremoto Haiti
Cancelliamo il debito

di Agenzia NEV del 27--2010

Prosegue l’impegno e la solidarietà delle chiese alla popolazione colpita


Terremoto Haiti/1. Cancelliamo il debito. Appello del movimento ecumenico mondiale
Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC: "Immorale obbligare Haiti a saldare il debito"
 
Roma (NEV), 27 gennaio 2010 - "Immediata e totale cancellazione del debito estero di Haiti": questo l'appello del segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), il pastore Olav Fykse Tveit, rivolto alla comunità internazionale, ad una decina di giorni dal devastante terremoto che ha messo in ginocchio l'isola caraibica. Secondo Tveit, quello della cancellazione del debito per Haiti, sarebbe "solo un primissimo passo" verso la ricostruzione del martoriato paese. Questo anche il messaggio che Tveit porrà all'attenzione dei leader mondiali riuniti a Davos (Svizzera) per il World Economic Forum (WEF) al quale interverrà nei prossimi giorni.
Il piano di ricostruzione, afferma Tveit in un comunicato stampa diffuso il 25 gennaio, “deve essere sviluppato con la piena partecipazione del popolo di Haiti e con il sostegno della comunità internazionale, sotto il coordinamento delle Nazioni Unite”. Oltre alla cancellazione del debito e agli aiuti di emergenza a breve termine, Haiti ha bisogno di "ricostruzione e sviluppo sostenibile nel medio e lungo termine". Ma, sottolinea Tveit, "qualsiasi tipo di assistenza finanziaria dovrebbe avvenire in forma di sovvenzioni e non in forma di prestiti che affliggerebbero il paese con ulteriore debito".
Tra le nazioni più povere del mondo, Haiti ha accumulato negli anni un debito ingente. Nonostante lo scorso giugno gli istituti finanziari internazionali abbiano cancellato circa 1,2 miliardi di dollari USA, il debito estero del paese verso banche, istituti e paesi ammonta ancora a 641 milioni di dollari. Inoltre quest'anno è previsto che Haiti paghi circa 10 milioni di dollari al Fondo monetario internazionale. Di fronte a queste cifre Tveit chiede alla comunità internazionale "un autentico spirito di giustizia e di cura". "Obbligare Haiti – conclude il Tveit - ad effettuare pagamenti del debito a scapito di assistenza sanitaria, istruzione e altri importanti programmi sociali è illegittimo”. Non solo, “in questo periodo incredibile di difficoltà e distruzione è moralmente insostenibile”.
Sulla stessa linea anche il segretario generale della Fedreazione luterana mondiale (FLM), il pastore Ishmael Noko, che ha sottolineato la necessità non solo di ricostruire il paese, ma anche di "costruire la speranza per il futuro di Haiti".
 
 
Terremoto Haiti/2. Prosegue l’impegno e la solidarietà delle chiese alla popolazione colpita
 
Roma (NEV), 27 gennaio 2010 - "La situazione a Haiti rimane disperata", queste le parole dei soccorritori dell'Alleanza battista mondiale (ABM), un team di medici e paramedici giunti sull'isola già lo scorso 15 gennaio, a tre giorni dal devastate terremoto che ad oggi ha causato più di 200mila vittime, e circa 1 milione di sfollati. "Non abbiamo mai visto nulla di simile", dice l'ungherese Bela Szilagyi, che da dieci anni svolge interventi in zone colpite da disastri naturali, e che da una decina di giorni si trova a coordinare il Rescue24 team della BWAid, l'agenzia di soccorso umanitario dell'ABM, a Port-au-Prince. Operano senza sosta in una clinica della comunità a Pétionville, sobborgo della capitale, i membri della BWAid team, due ungheresi, cinque statunitensi e tre haitiani, dando cure mediche a centinaia di feriti.
Intanto, mentre continuano a scarseggiare acqua e cibo, tra una scossa di assestamento e un’altra, la macchina dell'assistenza agli sfollati si è messa faticosamente in moto. Numerose le agenzie di soccorso legate alle chiese presenti a Haiti, come quella di Action by Churches together (ACT), che sta operando nelle zone più vicine all'epicentro, precisamente a Leogane e Petit Goave, dove, secondo le stime della Nazioni Unite, la quasi totalità degli edifici sarebbe distrutta.
Nell'immediato le priorità sono l'approvvigionamento di acqua potabile, la costruzione di tendopoli, la cura dei bambini, spiega Elsa Moreno del Dipartimento per il servizio mondiale della Federazione luterana mondiale (FLM). “Ma contemporaneamente è necessario cominciare a pensare ai bisogni che si creeranno a lungo termine e mettere a punto strategie di sviluppo”.
Prosegue la raccolta fondi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) per Haiti a favore di Action by Churches Together (ACT) International, agenzia umanitaria promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e dalla Federazione luterana mondiale (FLM).
Chi volesse inviare delle donazioni può farlo utilizzando il seguente conto corrente postale specificando nella causale "Terremoto Haiti": ccp n. 38016002 - IBAN: IT 54 S 07601 03200 000038016002, intestato a: Federazione delle chiese evangeliche in Italia, via Firenze 38, 00184 Roma (www.fcei.it). 
 


Venerdì 29 Gennaio,2010 Ore: 16:13
 
 
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