La chiesa nel mondo
I domenicani olandesi chiedono che i laici celebrino la messa

di William Jurgensen

(traduzione di Stefania Salomone)


8 settembre 2007
Paesi Bassi

http://www.thetablet.co.uk/articles/10320

L’ordine religioso dei domenicani nei Paesi Bassi ha avanzato una proposizione innovativa che prevede che persone laiche vengano scelte dalle proprie comunità per celebrare l’Eucarestia qualora non ci fossero preti disponibili.

In un opuscolo inviato alle 1.300 parrocchie del paese, si afferma che la chiesa dovrebbe modificare il suo modello di messa incentrato sulla figura del prete in favore di uno costruito intorno alla comunità che condivide il pane e il vino nel raccoglimento della preghiera. "Sia che si tratti di uomo o donna, omo o eterosessuale, sposato o celibe, non fa differenza. Ciò che importa è la sua scelta di fede", recita l’opuscolo, approvato dai leader dell’ordine olandese. Comunque, la conferenza dei vescovi olandesi ha prontamente replicato che lo stesso opuscolo sembra essere "in conflitto con i dettami della Chiesa Cattolica Romana". Ha affermato di non essere a conoscenza del progetto e di doverne studiare a fondo i propositi prima di replicare ufficialmente.

L’opuscolo di 38 pagine, intitolato Kerk en Ambt ("Chiesa e Ministero"), rispecchia il punto di vista del teologo belga domenicano Fr. Edward Schillebeeckx. Nel 1986 la Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata dal Cardinal Joseph Ratzinger ha avvertito F. Schillebeeckx che la sua visione di Eucarestia e ministri laici era "errato", ma non ha intrapreso azioni nei suoi confronti. L’opuscolo è stato scritto da quattro frati domenicani, incluso Fr. André Lascaris, un teologo della Dominican Study Centre for Theology and Society di Nijmegen. Fr. Lascaris è stato coinvolto nel programma di pace per l’Irlanda del Nord dal 1973 al 1992 e ha pubblicato numerosi articoli e libri su conflitti, violenza, perdono e riconciliazione. Gli altri autori sono Fr. Jan Nieuwenhuis, ex-responsabile del Dominicus ecumenical centre di Amsterdam, Fr. Harrie Salemans, un parroco di Utrecht e Fr. Ad Willems, ex docente di teologia alla Radboud University di Nijmegen.

L’opuscolo riferisce che molti fedeli olandesi percepiscono un forte disagio per l’assemblamento di varie parrocchie e la loro chiusura sembra essere l’unica risposta alla sfida della carenza del clero. "La chiesa è centrata sui preti e attualmente ritiene il presbiterato più importante delle comunità di fedeli", ha affermato Fr. Salemans in una intervista pubblicata sul sito dell’ordine domenicano olandese. "Questo segna la fine delle congregazioni locali".

Prendendo a modello le prime comunità cristiane, l’opuscolo sostiene che sia possibile per una comunità locale scegliere un ministro laico per amministrare i vari servizi. Il ministro e la comunità pronuncerebbero la formula di consacrazione insieme. "Pronciare queste parole non è un diritto riservato al prete", dice l’opuscolo. "E’ la consapevole espressione di fede dell’intera comunità".

I ranghi dell’ordine domenicano olandese si sono sfoltiti come quelli del clero in genere e contano oggi solo 90 unità. Dal 2000 nei soli Paesi Bassi sono state chiuse circa 200 parrocchie a causa della mancanza di preti e della scarsa frequentazione dei fedeli.


Testo originale

Church in the World
8 September 2007
Netherlands

Dutch Dominicans call for laity to celebrate Mass

William Jurgensen

http://www.thetablet.co.uk/articles/10320

THE DOMINICAN Order in the Netherlands has issued a radical recommendation that lay ministers chosen by their congregations should be allowed to celebrate the Eucharist if no ordained priests are available.

In a booklet posted to all 1,300 parishes in the country, it says that the Church should drop its priest-centred model of the Mass in favour of one built around a community sharing bread and wine in prayer.

"Whether they are women or men, homo- or heterosexual, married or single, makes no difference. What is important is an infectious attitude of faith," said the brochure, which has been approved by the Dutch order’s leaders. However, the Dutch bishops’ conference promptly said that the booklet appeared to be "in conflict with the faith of the Roman Catholic Church". It said it had no prior knowledge of the project and needed to study the text further before issuing a full reaction.

The 38-page booklet, Kerk en Ambt ("Church and Ministry"), reflects the thinking of the Belgian-born Dominican theologian Fr Edward Schillebeeckx. In 1986 the Congregation for the Doctrine of the Faith under the then Cardinal Joseph Ratzinger warned Fr Schillebeeckx that his views on the Eucharist and lay ministry were "erroneous" but took no action against him. The booklet was written by four Dominicans including Fr André Lascaris, a theologian at the Dominican Study Centre for Theology and Society in

Nijmegen. Fr Lascaris was involved in peace work for Northern Ireland from 1973 until 1992 and has published numerous articles and books on conflict, violence, forgiveness and reconciliation. The other authors are Fr Jan Nieuwenhuis, retired head of the Dominicus ecumenical centre in Amsterdam, Fr Harrie Salemans, a parish priest in Utrecht, and Fr Ad Willems, retired theology lecturer at Radboud University, Nijmegen.

The booklet says that many Dutch Catholics are frustrated that combining parishes and closing churches is the main response to the challenge of a dwindling clergy. "The Church is organised around priests and actually finds the priesthood more important than local faith communities," said Fr Salemans in an interview posted on the order’s Dutch website. "This is deadly for local congregations."

Using the early Church as its model, the booklet said a congregation could choose its own lay minister to lead services. The minister and the congregation would speak the words of consecration together. "Speaking these words is not the exclusive right or power of the priest," the booklet said. "It is the conscious expression of faith by the whole congregation."

The ranks of Dutch Dominicans have thinned along with those of other clergy, and now number only 90 men. Since 2000 around 200 parishes in the Netherlands have been closed due to the lack of priests and the fall in church attendance.



Lunedě, 10 settembre 2007