III ASSEMBLEA ECUMENICA EUROPEA
SIBIU (Romania), 4-9 settembre 2007

Le notizie dell’agenzia SIR del 7-9-2007

di Agenzia SIR del 7-9-2007

07/09/2007 15:22 SIBIU - EEA3: GEMELLAGGI ECUMENICI TRA PARROCCHIE CRISTIANE D’EUROPA, UNA PROPOSTA DELLA DELEGAZIONE DELLE MARCHE

È stata distribuita oggi a Sibiu tra i delegati della Terza Assemblea ecumenica europea una mozione della Delegazione cristiano cattolica delle Marche che propone "come via concreta" l’idea di promuovere gemellaggi ecumenici tra parrocchie cristiane e monasteri di tutte le confessioni cristiane in Europa. Si tratta - si legge nella mozione - di dar vita, "in modo non sporadico, a piste di fraternità" per "favorire legami di conoscenza, preghiera, dialogo e collaborazione reciproca". La proposta nasce da una esperienza decennale di gemellaggi che caratterizza la vita ecumenica nella regione Marche. Sono iniziative che generano "un movimento ecumenico capace di far crescere una nuova sensibilità, di aprire nuove prospettive, di aiutare le diverse confessioni che convivono in uno stesso territorio a riconciliare le loro memorie". La delegazione chiede che le Chiese d’Europa costituiscano un centro incaricato di facilitare e coordinare i gemellaggi.

07/09/2007 15:11 SIBIU-EEA3: FORUM SULLA GIUSTIZIA, “EUROPA ED AFRICA HANNO UN DESTINO COMUNE” “Non vediamo come l’Europa possa salvarsi ed abbandonare l’Africa, o come l’Africa possa affrontare le sfide del suo sviluppo senza l’Europa”: parola di Kpakilè Joseph Felemou, della Guinea Conakry, presidente del Foguired, il Fondo guineano per la remissione del debito. Felemou è intervenuto oggi pomeriggio al Forum sulla giustizia, nel corso della terza Assemblea ecumenica di Sibiu. “I giovani africani - ha detto - vedono oggi l’uomo europeo come se fosse del denaro in movimento, e i giovani europei vedono gli africani solo come rifugiati e immigrati. Ma tutto è falso: è per questa visione deformata che i giovani africani sacrificano la loro vita sull’altare dell’immigrazione clandestina; è questa visione deformata che rende l’Europa infinitamente lontana dall’Africa”. Per moltissimi “raggiungerla è l’unico programma di vita”, perchè il vero problema “è la perdita della speranza e della fiducia nel loro mondo, nelle loro istituzioni, a volte anche nella loro stessa famiglia”. E se oggi “culturalmente l’Africa è europea” (sistema scolastico, tv, abbigliamento), esiste un paradosso: “Il viaggio dall’Europa all’Africa è molto rapido: ci vuole solo una mezza giornata di aereo.
Invece il viaggio contrario è lunghissimo, per arrivare alla meta molti africani impiegano mesi interi e spesso vi perdono la vita” Felemou ha perciò invitato ad “accorciare questa distanza” e “combattere questa profonda ingiustizia”.



07/09/2007 14:24
SIBIU-EEA3: MESSAGGIO DEI GIOVANI, "CI IMPEGNIAMO MA ALLE CHIESE CHIEDIAMO..."





Nove parole chiave, tra cui "unità", "testimonianza", "creato", "pace", "giustizia", "migrazioni", racchiudono le raccomandazioni dei giovani delegati di tutta Europa espresse oggi nella plenaria della III Assemblea ecumenica europea in corso a Sibiu. Il messaggio dei giovani, accolto da calorosi applausi, propone una serie di impegni concreti e posizioni coraggiose. "Unità", ad esempio, "non significa uniformità - ricordano - ma può esistere unità nella diversità". Alla voce "Testimonianza" i giovani chiedono alle Chiese di "smettere di competere tra di loro e cominciare a vivere veramente il Vangelo" perchè "non dobbiamo testimoniare le dinamiche di potere delle nostre Chiese ma Cristo". La "Pace" richiede invece l’impegno contro "il commercio e la produzione di armi" e l’istituzione di una Agenzia europea per la pace. "Essendo parte della società - scrivono poi i giovani alla voce "Giustizia" - anche le Chiese sono parte del sistema di ingiustizia". Da qui l’impegno ad "alzare la voce contro le politiche migratorie oppressive e la supremazia dei Paesi industrializzati nell’interazione globale, promuovere pari opportunità di educazione". I giovani invitano a fare passi concreti anche nella salvaguardia della "Creazione", ad esempio comprando "prodotti equo e solidali, usando le energie rinnovabili, riducendo le emissioni di anidride e cambiando i nostri consumi". Le "Migrazioni" impegnano i giovani a "opporsi alle barriere (restrizioni di visti, differenze sociali e limiti finanziari) per le persone dei Paesi Ue ed extra Ue". Alla voce "Religioni", si dicono anche pronti a considerare Sibiu come "un punto di partenza per un rinnovato dialogo interreligioso". Altri impegni vengono presi ai punti "Europa" (chiedendo che Chiese e governi europei proteggano ai diritti umani) e "Spiritualità", valorizzando la diversità spirituale delle fedi.



07/09/2007 11:48 SIBIU-EEA3: TESTIMONIANZE, LA CONVERSIONE DI UN GIOVANE ARMENO

“Cari amici, c’è stato un tempo in cui vivevo nelle tenebre, nel freddo Glaciale i una notte d’inverno”. Inizia così a “lettera vivente”, ossia la Testimonianza del rev. Mesrop Parsamyan, della Chiesa apostolica armena, che ha parlato questa mattina ai 2500 delegati della terza assemblea ecumenica europea, in corso a Sibiu. “Sono nato in Armenia durante il periodo sovietico, quando molti vivevano come se Dio non esistesse -ha raccontato -. Ma ricordo molto bene il giorno in cui Dio mi ha parlato e ha riscaldato con il suo amore l’Armenia, appena liberata dalle catene dell’ateismo sovietico”. “Era un Sabato mattina d’estate e avevo solo 12 anni - ha continuato -. Avevo deciso di unirmi ad alcuni amici sportivi che andavano a piedi al monastero di Khor Virap”. “Abbiamo percorso 40 km sotto il calore del sole e quando siamo arrivati al monastero era già notte”. Trascorsa la notte al monastero, al risveglio lo attendeva una novità: “Quel mattino fu totalmente diverso da tutti gli altri e resterà per sempre impresso nella mia anima”. Dopo aver pregato con i monaci e partecipato alle loro liturgie “ho sentito come se qualcosa di infinito, ma importante, avesse cambiato la mia anima”. Da allora sono passati quattordici anni e il giovane Mesrop è ora a Sibiu a portare la sua testimonianza.



07/09/2007 11:18 SIBIU–EEA3: IL MESSAGGIO DI KAREKIN II, “DALLA TESTIMONIANZA DELLE NOSTRE CHIESE EMANERA’ LA LUCE DI CRISTO”

L’augurio di “trovare soluzione alle questioni che interpellano le nostre Chiese sulla base della comprensione vicendevole, del rispetto reciproco e dello spirito di cooperazione”. Lo ha formulato Sua Santità Karekin II, patriarca supremo e catholicos di tutti gli armeni, in un messaggio inviato ai partecipanti della Terza Assemblea ecumenica europea. “Alle nostre Chiese – si legge nel testo reso noto oggi – non mancano le sfide da affrontare. Siamo testimoni della mancanza di amore e di coesistenza pacifica nella vita sociale; di tentativi di abuso dei valori spirituali e morali per fini politici. I diritti umani sono ignorati e la libertà religiosa è messa in pericolo in alcuni paesi d’Europa. Siamo sempre più preoccupati dei problemi dell’ambiente e dei cambiamenti climatici”. “Cerchiamo – ha esortato Karekin – di trovare la forza di incontrarci pacificamente e insieme per affrontare le sfide delle nostre Chiese e dei nostri popoli. Abbiamo la fede e la certezza che lavorando al rinnovamento delle nostre società, dalla voce una e dalla testimonianza delle nostre Chiese emanerà la luce di Cristo e i principi della nostra fede”.


07/09/2007 10:39 SIBIU-EEA3: RICCARDI (SANT’EGIDIO), "SERVE UNA VITA DI FEDE ED AMORE IN UNA EUROPA POVERA DI FUTURO"



"C’è bisogno di una vita traboccante di fede e di amore in questa Europa povera di visioni per il futuro": lo ha detto oggi Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, intervenendo alla plenaria della terza Assemblea ecumenica europea in corso fino al 9 settembre a Sibiu (Romania). "I cristiani d’Europa hanno in questi giorni una grande occasione per guardare insieme il nostro continente nel mondo, se sentono questa assemblea non come fatto rituale", ha esordito Riccardi, criticando "le passioni nazionalistiche che rendono ciechi alla realtà". "E’ una "posizione antistorica", ha precisato, visto che "la gran parte dei Paesi europei, piccolo o medi, non possono affrontare da soli le grande sfide del mondo, il confronto con le economie e le civiltà dei grandi Paesi asiatici come la Cina e l’India". "L’Europa non può diventare un’isola protetta come una fortezza" ha avvertito, perchè "non è individuando nemici all’orizzonte che si trova il coraggio di essere se stessi, scelta spesso facile, in cui si può alzare il cristianesimo come una bandiera contro eventualinemici". Per cui “quello che ci proponiamo e che proponiamo all’Europa - ha affermato - é non vivere più per se stessi” : “I cristiani debbono liberarsi dalla paura e dall’avarizia insaziabile che ci fanno vivere per noi, impotenti, chiusi, presi da piccole liti di famiglia, dentro un presente ricco di benessere e pace, senza preoccuparsi di chi è fuori dall’Europa senza pace né vita degna “. In questo senso anche “l’unita’ dei cristiani è un comandamento del Signore” e “cristiani più fratelli debbono essere l’anima di popoli europei più uniti”. La responsabilità dei cristiani europei di creare pace nel mondo, ha sottolineato, “non può dimenticare l’Africa” (“banco di prova della moralità della politica internazionale”) né il bisogno di giustizia nel Sud del mondo. “L ‘Europa di oggi - ha concluso Riccardi - non è quella che fu, ma può essere migliore di quella che fu in sé e per gli altri”.


07/09/2007 10:29 SIBIU–EEA3: AL VIA LA TERZA GIORNATA DI LAVORI. WENNER (VESCOVO EVANGELICO), “LE PERSONE HANNO FAME DI GIUSTIZIA”

“Vivere come figli della luce" per "lasciare un segno e trasformare il mondo”. E’ il cuore della meditazione proposta questa mattina dal vescovo donna della Chiesa evangelico-metodista di Germania, Rosemarie Wenner che a Sibiu ha dato il via alla terza giornata di lavori della Assemblea ecumenica europea. Oggi i delegati affronteranno il tema “La Luce di Cristo e il mondo” entrando poi con i forum pomeridiani nel vivo di tre questioni: salvaguardia del creato, giustizia e pace. “Nel nostro tempo segnato dal profitto e dalla pressione per il rendimento – ha detto il vescovo Wenner – le persone hanno fame di bontà”. Per le Chiese questa constatazione deve avere un risvolto sull’“agire concreto” perchè “se prendiamo sul serio la Bibbia – ha detto il vescovo evangelico – Dio si mette dalla parte di coloro che sono stati privati del necessario. Dio si schiera dalla parte dei poveri. Dio include i reietti nella propria comunità”. "Dio ci conceda di vivere oggi - ha concluso il vescovo - come coloro che sono illuminati da Cristo, affinché come figli della luce portiamo frutti di bontà, giustizia e verità".





07/09/2007 08:42 SIBIU-EEA3: LE COMUNITÀ CRISTIANE LOCALI PREGANO INSIEME AI DELEGATI

Grande è l’accoglienza che le comunità cristiane locali hanno offerto ai delegatialla terza Assemblea ecumenica europea in corso a Sibiu, invitandoli a vari momenti di celebrazione e preghiera. “E’una gioiosa opportunità, quella di pregare insieme”, ha detto un giovane italiano dopo la messa nella chiesa romano-cattolica della Santa Trinità. “Non si può immaginare per quanto tempo abbiamo atteso questi ospiti e quanto siamo felici di vedervi qui”, ha aggiunto una donna di Sibiu. “Finché preghiamo insieme l’ecumenismo vive”, ha osservato un delegato lituano. Le funzioni della sera si svolgono nella cattedrale ortodossa e in altre due chiese ortodosse, nella cattedrale luteranae nella Johanniskirche, nelle chiese romano-cattoliche, greco-cattoliche, riformate e battiste. I cristiani di tutte le confessioni sono poi invitati a partecipare alle preghiere ecumeniche offerte dalle Comunità di Taizé e di Iona. Venerdì sera, i vespri nella cattedrale ortodossa uniranno le comunità locali con i partecipanti all’assemblea. Sabato (per cattolici e ortodossi Festadella Natività della Vergine Maria) e domenica si svolgeranno, sempre nelle chiese locali, le celebrazioni per ciascuna delle confessioni religiose presentiall’Assemblea.

07/09/2007 08:42 SIBIU-EEA3: DALL’ITALIA 9 PROPOSTE PER RENDERE CONCRETA LA CHARTA OECUMENICA

Nove proposte per rendere concreti gli impegni della Charta oecumenica. Tra queste, l’organizzazione di incontri a livello nazionale o continentale sui temiche sono "ostacoli ad una unità visibile", l’ introduzione nei riti di ogni Chiesadi preghiere ecumeniche, la promozione di incontri giovanili, la creazione di una rete ecumenica europea per la pace e di una rete per la tutela dell’ambiente. Le proposte, ideate da Mauro Castagnaro, Massimo Feré e Simone Morandini, sono state diffuse e rilanciate durante la terza Assemblea ecumenica europea in corso a Sibiu (Romania) e diffuse presso gli stand italiani di Insieme verso Sibiu/Pax Christi Italia e Cipax e di Osare la pace perfede e Sae. In uno degli edifici nei pressi della tenda dove si svolgono leplenarie, è stata infatti allestita una “Agorà”, uno spazio con numerosi standdove le organizzazioni e le Chiese di tutta Europa presentano le loro attività edistribuiscono materiali. Le organizzazioni italiane chiedono ai delegati di appoggiare le loro proposte durante i forum e le sessioni plenarie. Alle Chiesecristiane viene suggerito, inoltre, di prendere una posizione comune per "dichiarare il possesso delle armi atomiche un peccato contro Dio e control’umanità, di dedicare una Giornata ecumenica al dialogo con l’ebraismo e un’altra al dialogo con l’Islam".


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Venerdì, 07 settembre 2007