Chianciano, 30 luglio 2007 (NEV-CS59) - “Non possiamo tacere il particolare turbamento per le Risposte a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina sulla Chiesa, recentemente pubblicate dalla Congregazione per la dottrina della fede”. Con queste parole il presidente Mario Gnocchi ha aperto oggi a Chianciano la 44ª Sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (SAE), dal titolo “Chiamati a libertà. Fede, chiese, storia”, che si concluderà il 4 agosto. Ricordando limportanza del tema della “libertà dei figli di Dio, come grazia e vocazione, vissuta nella speranza e nellattesa del suo pieno compimento escatologico”, Gnocchi ha fatto riferimento ai compiti futuri del movimento ecumenico, e in particolare allimminente tappa finale della terza Assemblea ecumenica europea (AEE3), che si svolgerà a Sibiu (Romania) a settembre: “Il documento del Vaticano ha effetti negativi nei rapporti inter-ecclesiali, nonché nella vita della chiesa cattolica e nel movimento ecumenico, già investito in questi anni da motivi di apprensione. In questa situazione ci accingiamo a questa settimana di impegno, preghiera e riflessione sul tema della libertà: tra difficoltà e rischi intendiamo proseguire nel solco della vocazione ecumenica”. La Sessione, moderata dal valdese Gioachino Pistone, del Centro culturale protestante di Milano, e dal cattolico Simone Morandini, docente dellIstituto di studi ecumenici S. Bernardino di Venezia, questanno si articolerà, invece che nelle tradizionali “tavole rotonde”, in una serie di interventi di singoli relatori, seguito da altrettanti “discussant” con il compito di reagire in maniera critica e di stimolare il dibattito. Il bisogno della libertà è stato il tema dellintervento di apertura del filosofo Roberto Mancini, dellUniversità di Macerata, che ha parlato di una “reciprocità positiva tra bisogno e libertà, in cui luno non è limite dellaltro. Bisogna uscire dalla concezione legalistica della libertà - ha proseguito Mancini - e ripensare la libertà come un elemento essenziale della dignità della persona, non come a un organo o una facoltà innata. Il viaggio della libertà chiede un cammino di integrazione del cuore e della coscienza della persona, della sua capacità di svegliarsi rispetto al bene e al male. Se la libertà vuol dire costante esposizione al male, come deviazione dal suo viaggio, essa chiede anche leducazione come momento fondamentale”. Ha risposto allintervento di Mancini il teologo Fulvio Ferrario, della Facoltà valdese di teologia, che ha sottolineato il rapporto libertà-verità soprattutto nel dialogo interreligioso, nella continua tensione - che ci chiama a responsabilità - tra unicità ed esclusività, tra la relazione totalizzante con Cristo e lapertura verso altre fedi. In seguito sono stati presentati i gruppi di studio in cui si articoleranno i lavori del convegno. I gruppi trattano svariati temi, dalla libertà nel suo rapporto con la legge, con le chiese e con la pedagogia alla teologia della liberazione, dalla libertà di fronte al mercato al tema della libertà nel cinema e nella letteratura, nonché due piccoli corsi su pentecostalesimo e sulla storia di “Fede e Costituzione”, organismo del Consiglio ecumenico delle chiese che questanno compie 80 anni. I lavori proseguono nel pomeriggio con una relazione dellarchimandrita ortodosso Traian Valdman su “Liberi in Cristo”, su cui reagirà la teologa cattolica Serena Noceti.
LAgenzia stampa NEV segue i lavori del SAE con comunicati stampa quotidiani; per informazioni durante il convegno, chiamare il numero 328/2281014. La Sessione è trasmessa in diretta streaming su “Radio for you”: http://www.radioforyou.pcn.net Un forum aperto a commenti ed interventi relativi alla Sessione è disponibile su: http://saecatania.altervista.org/moodle16
Lunedì, 30 luglio 2007
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