XLIV Sessione SAE/1. “Chiamati a libertà. Fede, chiese, storia” Stilato un documento in risposta alla recente nota vaticana
Roma (NEV), 8 agosto 2007 - “Chiamati a libertà. Fede, chiese, storia”: con questo titolo si è svolto dal 29 luglio al 4 agosto a Chianciano (Siena), la 44ª Sessione annuale di formazione del Segretariato attività ecumeniche (SAE). Il programma elaborato dal SAE - “Movimento interconfessionale di laici per lecumenismo e il dialogo a partire dal dialogo ebraico-cristiano” - ha visto una settimana intensa di riflessione, dibattito e preghiera, in cui il tema della libertà da un punto di vista teologico, ma anche nel suo rapporto con leconomia e i diritti umani, è stato affrontato nel corso di relazioni e gruppi di studio da esponenti delle diverse confessioni e fedi. Questanno la Sessione del SAE si è svolta sotto il segno delle recenti dichiarazioni vaticane, oltre che della Terza Assemblea ecumenica europea (AEE3) che si terrà a Sibiu (Romania) dal 4 al 9 settembre. “Non possiamo tacere il particolare turbamento per le Risposte a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina sulla Chiesa, recentemente pubblicate dalla Congregazione per la dottrina della fede”. Con queste parole il presidente del SAE Mario Gnocchi ha aperto lincontro, durante il quale è stato presentato un documento, sottoscritto dal presidente e dal comitato esecutivo del SAE, che esprime preoccupazione per il futuro dellecumenismo (vedi Documentazione). “Il documento del Vaticano ha effetti negativi nei rapporti inter-ecclesiali, nonché nella vita della chiesa cattolica e nel movimento ecumenico, già investito in questi anni da motivi di apprensione. In questa situazione ci accingiamo a questa settimana di impegno, preghiera e riflessione sul tema della libertà: tra difficoltà e rischi intendiamo proseguire nel solco della vocazione ecumenica”, ha dichiarato Gnocchi. Nel corso dei lavori - moderati dal valdese Gioachino Pistone, del Centro culturale protestante di Milano, e dal cattolico Simone Morandini, docente dellIstituto di studi ecumenici S. Bernardino di Venezia - sono intervenuti numerosi relatori, appartenenti a diverse provenienze confessionali e culturali. La libertà in Cristo, nello Spirito, nella storia, ma anche il bisogno della libertà e il rapporto tra libertà, economia e diritti umani sono stati fra i temi che sono stati sviluppati, tra gli altri, dagli interventi di Fulvio Ferrario, docente della Facoltà valdese di teologia; Traian Valdman, archimandrita ortodosso romeno; Serena Noceti, teologa cattolica; Janique Perrin, pastora valdese; Vladimir Zelinsky, prete ortodosso russo; Antonio Autiero, direttore dellIstituto di scienze religiose di Trento; Luigino Bruni, docente di Economia politica allUniversità di Milano-Bicocca; Peter Ciaccio, pastore metodista. Il programma includeva, inoltre, momenti liturgici: la liturgia ecumenica presieduta dalla pastora battista Lidia Maggi e dalla laica cattolica Anna Urbani; la messa celebrata da mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza; i Vespri ortodossi presieduti da padre Gheorge Vasilescu; il culto evangelico di Santa Cena presieduto dalla pastora luterana Almut Kramm. Anche questanno, infine, giovani di fede cattolica, evangelica, ortodossa, musulmana ed ebraica si sono confrontati nella “Cattedra dei giovani” sul tema “Diventare liberi”. Le meditazioni bibliche mattutine, tutte incentrate su testi legati alla libertà, sono state curate dal rabbino Roberto Della Rocca, dallarcivescovo Tommaso Valentinetti, dal biblista cattolico Piero Stefani, dal prete ortodosso Viorel Sapun e dal teologo valdese Paolo Ricca. Anche questanno, infine, giovani di fede cattolica, evangelica, ortodossa, musulmana ed ebraica si sono confrontati nella “Cattedra dei giovani” sul tema “Diventare liberi”.
XLIV Sessione SAE/2. La Sessione si conclude con uno sguardo allEuropa
Roma (NEV), 8 agosto 2007 - Con uno sguardo alla Terza Assemblea ecumenica europea (AEE3) che si svolgerà dal 4 al 9 settembre a Sibiu (Romania), si è conclusa il 4 agosto a Chianciano la 44ª Sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (SAE). LAssemblea dei soci del SAE, che si è svolta il 3, ha approvato due mozioni in vista dellAEE3. La prima mozione, che attende “rinnovato slancio per il cammino dellunità delle chiese in Europa”, sottolinea alcuni punti per la riflessione dellAEE3: lorganizzazione di incontri ecumenici sui temi che “impediscono ancora lunità visibile”; i modi per “riconoscere i migranti cristiani protagonisti delle nostre chiese e non solo oggetti di assistenza”; la promozione dello studio della Bibbia nelle scuole; la costituzione di reti ecumeniche per consolidare limpegno comune per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato. Infine, “i soci e gli amici del SAE invitano le chiese locali italiane a edificare un ponte ecumenico di preghiera con lAssemblea di Sibiu, organizzando veglie per la sera dell8 settembre”. La seconda mozione rileva che lAEE3 non prevede “in maniera esplicita uno spazio di discussione e di confronto sui temi del rapporto fra cristianesimo ed ebraismo”, contrariamente a quanto affermato dallAEE2 di Graz e dalla Carta ecumenica. “Esprimiamo lauspicio - afferma la mozione - che il discorso sul rapporto cristiano-ebraico possa essere ulteriormente sviluppato duranti i lavori della terza Assemblea ecumenica, affinché i delegati e le delegate possano arricchire ulteriormente il bagaglio di idee, intuizioni, proposte, impegni di lavoro, prospettive di collaborazione, con cui ritornare alle proprie chiese di appartenenza”. La meditazione finale è stata fatta dal teologo valdese Paolo Ricca su “La verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32), che ha ammonito dal confondere la libertà e la verità: “La verità genera la libertà: luna è la madre, laltra la figlia. Forse abbiamo così tanto amato la figlia da dimenticare la madre, ma dobbiamo tenere a mente che la verità è nascosta, è ciò che ci interpella e non ci permette di dormire, colmandoci di santa inquietudine. La verità - ha concluso Ricca - ci libera dalla superficialità e trasforma il cuore di pietra in cuore di carne”. La Sessione si è chiusa con la relazione dei due moderatori, membri del comitato esecutivo del SAE, il protestante Gioachino Pistone e il cattolico Simone Morandini. “Il tema della libertà, svolto dalla Sessione di questanno - ha dichiarato Pistone -, è di una vastità enorme e il nostro sforzo è stato quello di disegnare un quadro coerente, aperto ai diversi percorsi in cui essa si situa. Per poter svolgere questo compito bisogna saper essere dei sognatori ecumenici. Lessere umano capace di sogni - ha proseguito Pistone - nella Bibbia non è un povero visionario perso dietro alla propria illusione, ma colui che sa riconoscere nella propria visione il disegno divino e risponde a questa chiamata”. Morandini dal canto suo ha concluso: “Speriamo che Sibiu possa offrirci uno sguardo oltre questo tempo rancoroso e poco capace di libertà solidale, come orizzonte di speranza: nonostante i limiti che hanno caratterizzato la preparazione dellAssemblea, si tratta di un grande evento ecumenico. E quanto hanno in parte anticipato i giovani riunitisi a Milano ad aprile per il secondo incontro di Osare la pace per fede, con la correlazione tra luce di Cristo e giustizia, pace e salvaguardia del creato. È quanto cerca di fare anche il SAE, tentando di stare saldi nellequilibrio fragile della libertà”.
Giovedì, 09 agosto 2007
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